Page 140 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
P. 140

140                                Le bande musicaLi miLitari daLL’unità d’itaLia aLLa prima metà deL novecento

            V.3. La tromba


                  “[...] gli aspiranti bandisti devono avere spiccate doti fisiche, come si
                  richiede a un ottimo suonatore di strumenti a fiato [...].
                                                                271
               Questa qualità è importante per i bandisti militari. Essi devono essere in grado
            di suonare nelle più varie circostanze, ad esempio nei periodi di guerra in condizio-
            ni particolarmente disagiate. Inoltre devono saper suonare più strumenti affini. Da
            alcune fonti sull’Orfanotrofio di S. Lorenzo risulta un’unica cattedra che include
            lo studio della tromba e del trombone; da altre, invece, soltanto l’insegnamento di
            trombone.
               Nell’Ottocento la tromba ha avuto diverse nomenclature: tromba, tromba a chia-
            ve, trombetta, trombetta a chiave. Nel Regno delle Due Sicilie, la tromba a chiave
            è in uso prima del 1831. Infatti nel 1831, nell’Orfanotrofio di S. Lorenzo di Aversa,
            è attiva la classe di trombetta a chiave. Nel bilancio preventivo del 1833 dell’Orfa-
            notrofio è previsto, come maestro di tromba a chiave, un militare del Reggimento
            cavalleria “[…] acquartierato in Aversa, da dar lezione tutt’i giorni, esclusi quelli
            di doppio precetto […]”.  Inoltre Giuseppe Pignieri è autore di due lavori: uno
                                   272
            Studio per Tromba a Chiave e un Metodo, e studio completo con variazioni e val-
                                  273
            zer per tromba a chiave.  Pignieri nel 1823 suona la tromba nell’orchestra della
            casa reale, negli anni successivi insegna  nel Conservatorio di Napoli, nell’Albergo
            dei poveri e nell’Orfanotrofio di S. Lorenzo dal 1829 fino alla morte, avvenuta nel
            1849. Non conosciamo gli anni in cui ha scritto lo Studio ed il Metodo, probabil-
            mente per esigenze didattiche, visto che li ha fatti adottare dai suoi studenti. Ma se
            ne potrebbe dedurre che risalgano agli anni Trenta. I fanciulli, una volta arruolati,
            suonano questo strumento nelle bande. Dalle bande del Regno Borbonico l’uso
            della tromba a chiave si è propagato negli altri Stati preunitari. Probabilmente essa
            ha fatto il suo ingresso nel Ducato di Parma grazie a Carlo III che, come abbiamo
            visto, prende a modello le musiche delle bande borboniche.
                                                                 274
               Per quanto concerne le trombette, dagli anni Trenta nel Regno delle Due Sicilie
            godono di una maggiore diffusione. Infatti prima ogni compagnia aveva due pifferi


            271  coStantino ScarSelli, Un complesso che onora, cit., pp. 3-4.
            272  Cito direttamente dallo Stato Discusso del 1833, ASN, Mi, I inv., busta 1872, enrica do-
                niSi, Le Scuole Musicali, cit., p. 81. Dunque la tromba a chiave non ha fatto il suo primo
                ingresso in Italia nei ducati emiliani, come in genere si ipotizza (annely Zeni, le Bande
                militari, cit., p. 269; gaSPare nello vetro, Le Bande Musicali, cit., p. 11).
            273  giUSePPe Pignieri, Studio per Tromba a Chiave, MS; Metodo, e studio completo con varia-
                zioni e valzer per tromba a chiave, Napoli, copia 19/p. Pignieri è autore anche di uno Stu-
                dio per bene imparare a suonare il Corno da Caccia, MS, 1826.
            274  Giuseppe Pignieri era anche maestro di corno da caccia, enrica doniSi, Le Scuole Musica-
                li, cit., pp. 192-193.
   135   136   137   138   139   140   141   142   143   144   145