Page 149 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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L’IstruzIone deI dIrettorI e deI bandIstI                                149
              VI. 1. L’istruzione dei direttori e dei bandisti nell’Ottocento


                     a musica di banda era considerata di scarso rilievo artistico. Questa valu-
                     tazione era dovuta a diverse cause non ultima l’insufficiente preparazione
              Lculturale del direttore  e dei bandisti. Le trascrizioni e la strumentazione
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              erano mal poste e succedeva che qualche pezzo di musica teatrale veniva trascritto
              affidando uno strumento poco adatto ad una parte anziché ad un’altra. La mancan-
              za di norme precise a cui sottostare provoca delle situazioni di fatto contraddittorie.
              Da una parte ci sono istituti musicali e orfanotrofi che offrono un’adeguata istru-
              zione e si bandiscono concorsi per direttore di banda. D’altra parte in alcune bande
              militari la selezione per il posto di direttore non risponde a criteri di meritocrazia.
              Né si richiede un adeguato livello artistico. Esaminiamo brevemente i due punti.
                 Negli orfanotrofi, in particolare del S. Lorenzo di Aversa, i metodi d’insegna-
              mento e i brani proposti dai docenti costituiscono la base per uno studio sistematico
              di analisi, trascrizioni e riduzioni, di confronto fra generi diversi, di esecuzioni
              all’impronta. Da essi gli studenti traggono spunto per composizioni originali. Frut-
              to di queste esercitazioni sono le future composizioni degli allievi, che rappresen-
              tano per gli ex allievi una continuazione naturale del loro iter artistico. Ma ancor
              prima di congedarsi dall’Orfanotrofio di S. Lorenzo gli studenti danno prova dei
              risultati raggiunti. Le sonatine di corno di Donizetti, eseguite all’impronta nel 1837
              da uno studente in presenza dell’autore, sono la dimostrazione della doviziosa ma-
              niera in cui veniva studiata la musica. Inoltre, verso la fine del secolo sono bandi-
              ti concorsi volti a garantire l’assunzione di direttori con una solida preparazione
              artistica. Valga come esempio il concorso del 1891 a Verona per il posto di diret-
              tore del 52° Reggimento Fanteria. Fra i membri della commissione esaminatrice
              risulta Antonio Bazzini, compositore ed autorevole direttore del Conservatorio di
              Milano (nello stesso periodo Bazzini presiede una commissione al Conservatorio
              di Milano, per il concorso alla cattedra di maestro di musica nell’Orfanotrofio di
              Giovinazzo).  Tutto ciò conferma, semmai ce ne fosse ancora bisogno, il legame
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              fra la musica dei conservatori, degli orfanotrofi e delle milizie.
                 Per contro si verificano anche situazioni completamente diverse. In alcune ban-
              de militari è sufficiente che il futuro direttore trascorra un periodo di tirocinio pres-
              so il direttore della sua banda al fine di acquisire una cultura musicale generale.
              Nel 1889 sulla stampa si legge che le bande militari lasciano a desiderare non solo
              a causa del governo che non presta la dovuta attenzione all’arte, ma anche a causa
              dei  direttori i quali “non riducono mai nulla di nuovo, hanno poca cultura e, av-


              293  vito fedeli, Concorso di torino, «Gazzetta musicale di Torino», a. 53, n. 31, 4 agosto
                  1898, p. 447.
              294  Real Ospizio Vittorio Emanuele II, Relazione Amministrativa per l’Esercizio 1891, Avelli-
                  no & C., Bari, 1891, enrica doniSi, Le Scuole Musicali, cit., p. 150.
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