Page 215 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
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Armistizi in mAlAfede. l’Accordo russo-occidentAle      213
                   politica da tenere con essa, i governi europei, ciascuno per proprio conto, prese-
                   ro dunque a trattare col potere sovietico alla ricerca del migliore aggiustamento
                   possibile, senza cessare per questo di diffidare dei bolscevichi e di scambiarsi
                   reciproche assicurazioni sulla volontà di giungere ad una comune soluzione del
                   problema russo.
                      Lenin,  dal  canto  proprio,  in  una  intervista  al  giornale  statunitense  World
                   enunciò chiaramente la propria volontà di arrivare ad un modus vivendi col
                   capitalismo, e in un linguaggio quasi avveniristico:

                         “l’attuale rovina economica della Russia non è che una parte della rovina
                         economica mondiale. […] Senza la Russia l’Europa non può riprendersi.
                         E quando l’Europa è priva di forze la situazione dell’America diventa
                         critica.[…] Vi sono sintomi i quali denotano che si sta gradualmente giun-
                         gendo alla comprensione di questa verità” .
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                      Ansioso di assicurare la sopravvivenza del proprio regime, il dittatore non
                   chiedeva insomma di meglio che una tregua che gli desse modo di consolidare
                   il potere in Russia. La guerra al capitalismo mondiale sarebbe ripresa a tempo
                   debito, con le condizioni giuste. Intanto, che lo credessero pure pronto a venire
                   a patti: come coi tedeschi a Brest-Litovsk, avrebbe concesso molto in cambio
                   del tempo che gli serviva.






























                   363  Ivi, p. 161.
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