Page 61 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
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La guerra civiLe e La pace di Brest-Litovsk 59
da Trockij con le Missioni Militari alleate, culminate nella proposta formale,
fatta nel febbraio 1918 al generale Niessel, capo della Missione francese, di un
trattato di assistenza militare .
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Sospesi in seguito alla firma della pace di Brest-Litovsk, tali contatti furono
però ripresi quando, il 13 marzo 1918, truppe tedesche sbarcarono in Finlandia
a dare manforte alle forze bianche di quel paese. Il Governo sovietico, spaven-
tato all’idea che le divisioni del Kaiser da lì potessero muovere sulla vicina Pie-
trogrado, comunicò tramite Bruce Lockart il 28 marzo 1918 che non esistevano
obbiezioni ad un ipotetico concorso giapponese per difendere la Russia da una
invasione tedesca, a patto che anche gli altri alleati vi fossero coinvolti. Con
l’occasione Trockij rinnovò anche la richiesta di un concorso britannico per or-
ganizzare una marina da guerra sovietica nel Baltico in funzione anti-tedesca .
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La richiesta venne prontamente accolta e, nei primi di marzo, un contingente
britannico di 600 uomini prese terra a Murmansk . Nelle settimane successive
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sembrò che l’accordo potesse proseguire e britannici e bolscevichi presero per-
sino parte assieme a diverse scaramucce contro tedeschi e finlandesi .
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Difficile ipotizzare dove avrebbe potuto portare questa cooperazione se non
fossero sopravvenuti a interromperla, fra la primavera e l’estate 1918, due even-
ti decisivi: l’insurrezione della Legione Cecoslovacca in Siberia e il riavvicina-
mento russo-tedesco.
Sull’ipotesi di una alleanza anti-tedesca fra democrazie occidentali e bolsce-
vismo calò così il sipario. Almeno per una ventina d’anni.
101 “Ai primi dell’aprile 1918 i rappresentanti militari alleati accreditati presso la Russia […] ebbero
contatti con Trockij allo scopo di concertare una formale intesa per un intervento interalleato in
Siberia che appariva desiderato dallo stesso governo russo, e prospettarono ai rispettivi governi
delle proposte […]”. L’Esercito Italiano nella Grande Guerra (1915-18). Vol VII. Le operazioni
fuori del territorio nazionale, Tomo I. Il Corpo di spedizione in Estremo Oriente. Roma, US
SME, 1934, p. .
102 Churchill diffida nelle sue memorie di queste proposte, che non vennero mai espresse in modo
formale e verso le quali Wilson si mantenne sempre prudente. Ad ogni modo la questione ceco
slovacca cambiò, d’improvviso, l’intero quadro delle cose. W. CHURCHILL, Crisi mondiale e
grande guerra, cit., p. 82.
103 M. GILBERT, La Prima Guerra Mondiale, p. 515.
104 W. BRUCE LINCOLN, I bianchi e i rossi, cit., p. 1534.

