Page 88 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
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te tedesco sarebbe sbarcato per proteggere i giacimenti petroliferi di Batum.
Altrettanto si sarebbe fatto in Carelia se gli Alleati avessero avanzato in quel
settore .
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La Russia si impegnava a fornire petrolio e grano alla Germania, alle quanti-
tà e al prezzo da essa fissati, per tutta la durata della guerra. In cambio ingegneri
tedeschi avrebbero presieduto alla riconversione dell’industria bellica russa.
L’accordo fu firmato il 27 agosto. I socialisti rivoluzionari reagirono con vio-
lenza disperata: il 30 la socialista rivoluzionaria Fanja Kaplan attentò alla vita
di Lenin, ferendolo gravemente . Arrestata, fu giustiziata poco dopo, seguita
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nei giorni seguenti da migliaia di oppositori del regime bolscevico o presunti
tali. Lo stesso giorno un altro socialista rivoluzionario uccise il capo della Ceka
di Pietrogrado Moseij Urickij, fedelissimo di Lenin. Il 31 agosto una folla di
guardie rosse fece irruzione nell’ambasciata britannica uccidendo il capitano
di vascello Francis Cromie, addetto navale britannico e, secondo i bolscevichi,
organizzatore del complotto contro-rivoluzionario. I 40 addetti dell’ambasciata
furono arrestati e con loro lo stesso Bruce Lockhart, che scampò di poco anche
lui all’esecuzione sommaria” .
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Da questo momento, la repressione indiscriminata, che fino ad allora aveva
avuto un carattere episodico, si sistematizzò, immergendo il paese in un bagno
di violenza senza precedenti che farà più vittime della guerra al fronte .
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Dirà Sebag Montefiore descrivendo l’abisso che si aprì in quei giorni di fron-
te al popolo russo:
“Nel giro di qualche mese dall’Ottobre, Lenin e i suoi magnati si tro-
varono a usare il loro potere per combattere la guerra civile […]. Come
ragazzi alla loro prima caccia alla volpe, l’euforia e l’arroganza dettero a
questi uomini il gusto del sangue.
163 P. MELOGRANI, Il mito della Rivoluzione mondiale, cit., p. 41.
164 Ivi, p. 44.
165 Lo scandalo negli ambienti diplomatici britannici fu grande, ma l’attenzione del pubblico era tut-
ta rivolta in quel momento agli avvenimenti sui fronti di guerra e la reazione di Londra fu tutto
sommato lieve rispetto ad un evento di gravità inaudita, benché forse non del tutto immotivato.
Non era un segreto infatti che almeno una parte del mondo militare britannico appoggiasse le
fazioni anti-bolsceviche. Le vicende sono in parte ricostruite in SAYERS MICHAEL, KAHN
ALBERT E., La grande congiura, Torino, Einaudi, 1948.
166 O. FIGES, La tragedia di un popolo, cit., p. 779
capitolo terzo

