Page 13 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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            menti originali. Di converso, ove possibile, si sono riportate alcune osservazioni
            all’interno del saggio dedicato agli ufficiali che precede la trascrizione dei ruoli per
            offrire una visione d’insieme più completa.
                Nel contempo, altri si sono dedicati a studi biografici riservati a particolari
            categorie di militari in determinati periodi storici come si può ricordare, a titolo
            di esempio, l’iniziativa autonoma e non collegata alle istituzioni di Paolo Gaspari
            e Paolo Pozzato che hanno provato a redigere una serie di biografie riservate ai
                                      10
            generali della Grande Guerra .
                In definitiva, si ritiene significativo poter comunicare le vicende di una parte
            dell’élite nazionale attraverso la pubblicazione di un repertorio la cui base risiede
            nella trascrizione dei documenti matricolari degli ufficiali dei Carabinieri Reali. Le
            Forze Armate furono protagoniste fondamentali nel corso di tutta la storia del Ri-
            sorgimento italiano e gli ufficiali fornirono un apporto indispensabile alla riuscita
            del disegno politico dell’Unità.
                Questo contributo intende, quindi, riuscire a colmare una lacuna tanto più che
            l’anno 2014 corrisponde alla ricorrenza del bicentenario di fondazione dell’Istitu-
            zione.
                Il progetto si è sviluppato attraverso la trascrizione di più ruoli, ovvero quello
            degli ufficiali del Corpo stanziato nel Regno di Sardegna dal 1814, quello degli uf-
            ficiali del Corpo (separato dal primo) presente in Sardegna dal 1853 e sino al 1861,
            quando fu costituita formalmente l’Arma dei Carabinieri Reali nel Regno d’Italia
            e quello dei Cavalleggeri di Sardegna, già presenti sull’Isola dal XVIII secolo,
            istituiti nuovamente nel 1832 e sciolti poi nel 1853, quando furono assorbiti dai
            Carabinieri di Sardegna.
                Un altro aspetto interessante è dato dal carattere “interforze” delle informazio-
            ni. Come in altri passi è ricordato, molti ufficiali del Corpo provenivano dall’Eser-
            cito, pochissimi avevano avuto una esperienza in Marina, ma ciò che è interessante
            notare è la possibilità per alcuni di poter ritornare, almeno per una parte della storia
            analizzata, nell’Esercito o, talvolta, di essere destinati ad altri incarichi, terminando
            così l’esperienza nei Carabinieri e con la possibilità di diversificare l’esperienza
            professionale soprattutto allorquando le fatiche del servizio d’istituto iniziavano a
            pesare sull’avanzare d’età.
                Per completezza, giova precisare che il lavoro è stato volutamente realizzato
            su due supporti e versioni: uno cartaceo e uno digitale. Il primo è strutturato sulle
            presentazioni, sul saggio e su di un significativo estratto dei ruoli integrato dagli
            indici dei registri e dagli indici dei nomi e dei luoghi redatti allo scopo, mentre sul
            supporto digitale, reperibile al termine del volume, è stata inserita l’opera completa
            nella sua integrità, credendo utile poter agevolare la ricerca con due distinti sup-
            porti, integrati tra loro.



            10   paolo gaSpari – paolo pozzato, I generali italiani della Grande Guerra. Atlante biogra-
            fico, vol. 1 A-B, Udine, Paolo Gaspari Editore, 2011.
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