Page 27 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio
in forze le località principali, ma anche organizzare colonne mobili in grado di
intervenire per sbloccare i presidi isolati, garantirne i rifornimenti e attaccare le
formazioni ribelli nelle loro zone di radunata. In mancanza delle forze necessarie
per organizzare queste colonne mobili, è ancora Cadorna a parlare, «è evidente
che i presidi isolati sarebbero stati in breve costretti a capitolare per fame o
ad aprirsi la via con le armi, con la quasi certezza di distruzione!» . Questo è
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appunto quanto avvenne tra il Fezzan e la Tripolitania nel volgere di pochi mesi.
Addestramento al tiro di ascari eritrei sotto il controllo di uno “sciumbasci”,
grado equivalente al maresciallo del Regio Esercito. (AUSSME)
Alimentata dagli errori commessi a livello politico-militare, con provvedimenti
che tradivano una conoscenza molto superficiale della realtà locale, e sobillata
dalla Turchia, che non aveva mai abbandonato propositi di rivincita, l’insurrezione
divampò in autunno, evidenziando l’evidente sproporzione tra mezzi e scopi
dell’espansione italiana, con le difficoltà derivanti dall’allungarsi delle vie di
7 Ivi, p. 62.
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