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452 Uomini della marina 1861-1946
santi Maurizio e Lazzaro. Eroe della prima guerra mondiale. seguì a maggio per aver operato, incurante dell’intenso fuoco
Nato a Milazzo (Messina) l’8 ottobre 1887, dopo aver otte- di artiglieria della difesa costiera e di offesa dall’aria, la cattura
nuto nel 1911 il diploma di capitano di lungo corso e naviga- di aviatori nemici costretti all’ammaraggio per avaria. A fine
to per un certo tempo nella Marina mercantile, alla fine dello ottobre, a seguito della ritirata italiana di Caporetto, contribuì
stesso anno partecipò al concorso per ufficiale di complemento con le sue unità alla difesa di Grado, contrastando con corag-
nella riserva navale conseguendo nel marzo del 1912 la no- gio e abnegazione le avanzanti truppe austriache, sgomberan-
mina a sottotenente di vascello. Vinse quindi il concorso di do uomini e mezzi e ripiegando indenne con la sua squadriglia
pilota a Sulima (Romania) alle dipendenze della Commissione a Venezia. Terza medaglia d’argento al valore militare.
europea del Danubio. Nell’estate del 1914, all’approssimarsi A dicembre la sua prima epica azione: l’affondamento nel
del primo conflitto mondiale fu richiamato in servizio e desti- Vallone di Muggia della corazzata costiera Wien all’ormeggio,
nato nel gennaio del 1915 al deposito C.R.E. di Venezia come riuscendo nell’intento con piena sorpresa della difesa avver-
istruttore delle reclute. saria, solo tardivamente intervenuta: medaglia d’oro al va-
Poco dopo l’entrata in guerra dell’Italia (24 maggio 1915), lore militare e promozione a capitano di corvetta per merito
da pochi giorni tenente di vascello di complemento, in giugno di guerra. Il nuovo anno, 1918, si apriva fra grandi speranze
fu destinato fino al gennaio del 1917 a Grado, presso il locale di cambiamento sul piano della guerra sul mare: in febbraio,
comando piazza, alle dipendenze del capitano di fregata Al- notte sull’11, partecipò alla nota impresa del forzamento della
fredo Dentice di Frasso (vds.) comandante della difesa, esple- baia di Buccari agli ordini del capitano di fregata Costanzo
tando numerosi incarichi anche operativi come osservatore di Ciano (vds.) e con il maggiore di cavalleria Gabriele d’Annun-
idrovolante e pilota di unità leggere contro le difese costiere zio, imbarcato per l’occasione in qualità di “marinaio volonta-
nemiche, meritando per le sue numerose prove di iniziativa e rio motonauta”. Tale impresa, nota come la “Beffa di Bucca-
ardimento la prima medaglia d’argento al valore militare. Nel ri”, seppur sterile di risultati concreti, ma annoverata tra le più
gennaio del 1917 fu promosso tenente di vascello in servizio audaci del conflitto, ebbe una rilevante influenza morale sugli
permanente effettivo per speciali meriti di guerra. Nominato equipaggi dei MAS. La quarta medaglia d’argento premiò il
in febbraio, sempre a Grado, comandante di squadriglia MAS, suo contributo all’impresa.
svolse la sua attività nelle acque del Golfo di Trieste; durante Nel febbraio del 1918 fu trasferito alla squadriglia di Anco-
una missione esplorativa nel Vallone di Muggia (Trieste), mu- na, operando anche da questa base con frenetica attività ope-
nito ancoraggio di grosse navi da guerra, portò il suo MAS fin rativa in missioni ben sotto costa lungo il cordone delle isole
sotto la diga foranea, prendendo terra per eseguire la ricogni- dalmate. Il 10 giugno, in azione con altro MAS nelle acque
zione delle ostruzioni di ingresso, il tutto senza destare il mini- dell’isola di Premuda, nelle prime ore del mattino incappò in
mo allarme del nemico. La seconda medaglia d’argento la con- una grossa formazione navale austriaca comprendente due
Il MAS 9, con il quale Luigi Rizzo affondò
la corazzata costiera Wien nel Vallone di
Muggia nella notte sul 10 dicembre 1917.

