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448 Uomini della marina 1861-1946
Mussolini, accompagnato dagli ammiragli Riccardi e Iachino, si rivolge all’equipaggio della nave da battaglia Littorio dopo la battaglia di
mezzo giugno. Taranto, 25 giugno 1942.
maggiore della Squadra da battaglia. Promosso capitano di fre- del cancelliere Adolfo Hitler in visita in Italia, e nell’aprile del
gata a fine 1918, ebbe la croce di guerra per i meriti messi in 1939 fu a capo delle operazioni navali della spedizione d’Al-
luce nel corso della guerra. bania, venendo insignito della croce di cavaliere dell’ordine
Destinato dal 1920 al 1922 all’Accademia Navale, compì al militare di Savoia.
comando dell’incrociatore Amerigo Vespucci tre crociere con Fu successivamente (1939-1940) presidente del Consiglio
gli allievi per essere poi destinato per breve tempo (1923) al superiore di Marina e, a seconda guerra mondiale iniziata, pre-
comando del cacciatorpediniere Achille Papa e della relativa sidente del Comitato degli ammiragli e del Comitato superiore
squadriglia; nel 1924-1925, capitano di vascello, fu a Taranto di coordinamento per i progetti tecnici. Il 26 marzo del 1939
capo di stato maggiore del locale dipartimento militare marit- era stato nominato senatore del Regno e nel novembre pro-
timo e capo ufficio operazioni e quindi, per breve tempo, capo mosso ammiraglio di squadra designato di armata.
di Gabinetto del ministro della Marina. Nel periodo 1925-1927 Dopo i primi rovesci militari (insuccessi in Grecia e in
fu membro del Comitato progetti delle navi, dove si occupò Africa Settentrionale e l’attacco distruttivo a Taranto con il
della sperimentazione degli ecogoniometri, quindi comandan- danneggiamento di tre navi da battaglia), che diedero il colpo
te (1927-1929) della nave da battaglia Duilio e nel 1929-1931 finale alla strategia della cosiddetta guerra parallela, Mussoli-
vice direttore della direzione generale del personale e dei ser- ni dispose l’avvicendamento dei capi militari: l’11 dicembre
vizi militari. 1940 egli fu nominato, pur prossimo alla conclusione della
Promosso contrammiraglio nel 1931 e ammiraglio di divi- carriera, sottosegretario di Stato per la Marina e capo di stato
sione nel 1932, fu direttore dell’arsenale di Taranto, nel 1932- maggiore. Il suo compito si presentò arduo fin dall’inizio, do-
1934 comandante superiore del C.R.E.M. e nel 1934-1935 co- vendo attuare una strategia adeguata alla nuova guerra che si
mandante della 4 Divisione navale. In tale periodo, iscritto sin presentava assai diversa da come era stata concepita negli anni
a
dal 1925 al partito nazionale fascista, federazione di Spezia, ’30: non scontro fra le flotte ma logoranti missioni di scorta ai
maturò il suo avvicinamento al regime. convogli per garantire i rifornimenti oltremare.
Promosso ammiraglio di squadra nel 1935, fu direttore ge- Nel febbraio del 1941 ebbe un incontro con il suo omologo
nerale del personale e dei servizi militari fino al 1937. Dopo un della Kriegsmarine, grande ammiraglio Erich Raeder, al fine di
periodo quale comandante in capo del Dipartimento militare definire una strategia comune di guerra sul mare sino ad allora
marittimo dell’Alto Tirreno alla Spezia (1937-1938) fu nomi- praticamente inesistente.
a
nato comandante in capo della 1 Squadra navale, che manten- Di fronte alla richiesta tedesca di un maggiore impiego of-
ne fino all’aprile del 1939. Durante tale incarico nel maggio fensivo della flotta, pur non nascondendo le debolezze della
del 1938 organizzò e diresse nel Golfo di Napoli, a bordo della Regia Marina, cercò di adeguarne la condotta strategica, in ciò
nave da battaglia Conte di Cavour la “Rivista H”, in onore sostenuto anche dal nuovo comandante della squadra navale

