Page 443 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               privo di adeguata attrezzatura chirurgica e al lume di una can-  1931 all’agosto 1933, ritornando, allo sbarco, all’ufficio del
               dela, provvedeva all’interno di un magazzino all’amputazione   capo  di  stato  maggiore  della  Marina  e  poi  al  Gabinetto  del
               di un braccio salvando il ferito da sicura morte. La medaglia   ministro, proseguendo nelle missioni presso la Società delle
               d’argento premiò il suo sprezzo del pericolo, il sangue freddo   Nazioni.
               e la valentia professionale.                               Promosso contrammiraglio nel 1934 e ammiraglio di di-
                  Nel corso di una missione di scorta nelle acque del Tirreno   visione nel 1936, fu a capo dell’ufficio trattati fino al 1939,
               meridionale, il 21 luglio del 1943, il Calliope subì un attacco   anno in cui fu collocato in ausiliaria. In tale posizione, durante
               aereo britannico con pesante mitragliamento; una raffica lo col-  la quale nel 1941 conseguì il grado di ammiraglio di squadra,
               pì mortalmente al suo posto di combattimento. Per il suo com-  rivestì l’incarico di ufficiale ammiraglio di collegamento con
               portamento in azione, e soprattutto per aver rifiutato l’avvicen-  il ministero degli Affari esteri fino al 1° maggio 1947, data in
               damento all’imbarco con una destinazione di servizio a terra,   cui lasciò il servizio.
               pur avendone diritto, dimostrando un non comune attaccamen-  Deceduto a Genova il 18 settembre 1957.
               to al dovere, meritò la medaglia di bronzo al valore militare.
                                                                       RANDACCIO CARLO
               RAINERI BISCIA                                             Ufficiale del Servizio di commissariato della Real Mari-
               GIUSEPPE
                                                                       na  sarda,  commendatore  dell’ordine  della  Corona  d’Italia  e
                  Ammiraglio  di  squadra,  cro-                       dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro. Direttore generale
               ce al merito di guerra (due con-                        della Marina mercantile. Scrittore di scienze navali e di storia.
               cessioni), cavaliere di gran croce                      Deputato al Parlamento.
               dell’ordine della Corona d’Italia,                         Nato a Genova il 27 ottobre 1827, fu ammesso nel Servizio
               commendatore  dell’ordine  dei                          di commissariato della Real Marina sarda dal 1846; parteci-
               santi  Maurizio  e  Lazzaro,  gran-                     pò alle campagne per l’indipendenza d’Italia del 1848-1849,
               de ufficiale dell’ordine coloniale                      1859,  1860  e  a  quella  della  Crimea  (1855-1856).  Proseguì
               della Stella d’Italia. Pioniere del-                    quindi nella carriera civile del personale del ministero della
               le radiocomunicazioni, ufficiale a                      Marina. Fu capo di Gabinetto di Cavour e dei ministri della
               lungo delegato in consessi inter-                       Marina che gli succedettero sino al 1863, e dal 1872 al 1884 fu
               nazionali.                                              direttore generale della Marina mercantile presso il ministero
                  Nato a Bologna il 14 novembre 1879, fu ammesso all’Ac-  della Marina. Deputato al Parlamento per i collegi di Recco,
               cademia Navale di Livorno nel 1898, conseguendo la nomina a   Genova e Pesaro dal 1876 al 1900.
               guardiamarina nel 1901. Imbarcato sull’incrociatore corazzato   Deceduto a Roma il 30 gennaio 1919.
               Carlo Alberto prese parte alle campagne per gli esperimenti di   Notevoli le sue opere: Le marinerie italiane ne’ tempi mo-
               radiotelegrafia operati da Guglielmo Marconi (vds.) del 1902-  derni (1750-1850), del 1864; Storia delle Marine militari ita-
               1903 in Europa ed in America. Da sottotenente di vascello, ne-  liane dal 1750 al 1860 e della Marina militare italiana dal
               gli anni 1904-1906, prese parte alla campagna oceanica nelle   1860 al 1870, 2 vol. Roma, Forzani,1886; Storia universale
               Americhe dell’ariete torpediniere Umbria, proseguendo, dopo   antica e moderna, 2 vol. del 1891.
               il rimpatrio, l’imbarco su diverse unità minori. Dopo aver fre-
               quentato il corso superiore di radiotelegrafia presso l’Istituto
               radiotelegrafico  militare,  promosso  tenente  di  vascello  nel   RAUBER VITALIANO
               1910, nel biennio 1911-1913 fu direttore dei servizi radiotele-  Ammiraglio  di  squadra,  me-
               grafici in Eritrea.                                     daglia d’argento al valore militare
                   Prese parte alla Grande Guerra (1915-1918), quale uffi-
                       a
               ciale in 2 del cacciatorpediniere Pontiere e in comando di tor-  sul campo, medaglia di bronzo al
                                                                       valore militare, croce di guerra al
               pediniere, meritando due croci al merito di guerra. Nel 1918   valore militare (tre concessioni di
               fu promosso capitano di corvetta e destinato quale delegato a   cui due sul campo), croce al me-
               Londra e Washington alla commissione per il codice interna-  rito di guerra (tre concessioni),
               zionale delle comunicazioni, incarico che rivestì fino al 1921.   grande ufficiale dell’ordine della
               Dal 1923 al 1927, con il grado di capitano di fregata, fu addet-  Repubblica Italiana.
               to navale a Londra. Ebbe successivamente il comando degli   Nato  a  Trieste  il  22  settem-
               esploratori Tigre e Premuda. Capitano di vascello nel 1928, dal   bre  1918,  conseguito  il  diploma
               1929 al 1931 fu destinato all’ufficio del capo di stato maggiore   presso l’Istituto nautico della sua
               della Marina: durante tale periodo compì varie missioni diplo-  città, nel 1937 fu ammesso all’Accademia Navale di Livor-
               matiche all’estero e presso la Società delle Nazioni a Ginevra.   no  per  frequentare  il  corso  allievi ufficiali  di  complemento,
               Fece poi parte della delegazione italiana, sezione Marina, in   conseguendo  la  nomina  a  guardiamarina  l’anno  successivo.
               qualità di esperto, alla conferenza navale per la riduzione degli   Ebbe imbarco sull’incrociatore Pola, partecipando nell’aprile
               armamenti, tenutasi a Londra dal gennaio all’aprile del 1931.   1939 alla spedizione in Albania, meritando la prima croce di
               Ebbe il comando dell’incrociatore pesante Zara dall’ottobre
                                                                       guerra al valore militare per aver guidato un piccolo gruppo di
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