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444 Uomini della marina 1861-1946
pediniere Aviere e Artigliere nell’anno 1961-1962 e quindi
destinato allo stato maggiore della Marina, vice capo reparto
telecomunicazioni dal 1962 al 1966. Promosso capitano di va-
scello nel 1963, ebbe il comando del cacciatorpediniere Indo-
mito nel 1966-1967, assumendo l’anno seguente la carica di
a
capo di stato maggiore della 2 Divisione navale.
Promosso contrammiraglio nel 1970, dopo aver frequen-
tato la sessione del Centro Alti Studi Militari, fu capo del 4°
reparto dello stato maggiore difesa e, promosso ammiraglio di
divisione nel 1974, ebbe il comando della 4 Divisione navale
a
e poi del Comando militare marittimo autonomo della Sarde-
gna. Fu direttore dell’Ufficio Storico nel biennio 1976-1978.
Promosso ammiraglio di squadra il 21 settembre 1978, fu
collocato in ausiliaria il giorno successivo.
La torpediniera Lince, che alla caduta di Tripoli fu trasferita, Deceduto a Roma l’11 agosto 1998.
benché in precarie condizioni di efficienza, dal sottotenente di Nel periodo di direzione dell’Ufficio Storico della Marina
vascello Rauber in porto nazionale. diede alle stampe La lotta antisommergibile, XXII volume del-
(Collezione Franco Prosperini)
la serie “La Marina italiana nella seconda guerra mondiale”,
opera in cui viene esaminato l’aspetto antisommergibile delle
marinai alla conquista di una postazione di mitragliatrice ne- operazioni aeronavali, la preparazione della Marina nel campo
mica. Fu poi sulla torpediniera Aretusa, ove lo colse l’entrata specifico e i risultati conseguiti, e in cui sono illustrati gli epi-
dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940), sodi più significativi.
impegnata in attività di scorta convogli, e quindi assunse il
comando del MAS 536 della squadriglia dell’Egeo. Nel marzo
1941, sottotenente di vascello, imbarcò sulla torpediniera Lin- RAVELLI GIOVANNI
ce, a bordo della quale rimase per oltre due anni, fino al mag-
gio 1943, prima come direttore del tiro e poi come ufficiale in Sottotenente di vascello, medaglia d’argento al valore
a
2 . La torpediniera, intensamente impegnata in Egeo e sulle militare (tre concessioni), croce al merito di guerra. Pioniere
rotte per l’Africa Settentrionale in attività di scorta convogli e dell’aviazione, aviatore volontario, pilota di idrovolante.
di lotta antisommergibile, fu protagonista di uno straordinario Nato a Brescia il 14 gennaio 1887, conseguì il brevetto
evento di cui fu promotore e comandante. di pilota alla scuola francese di pilotaggio a Reims nel 1911
L’unità, giunta a Tripoli il 21 novembre 1942, subì un vio- e quello militare a Mirafiori nel giugno 1914. All’entrata in
lento bombardamento in porto, che procurò danni talmente guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale (24 maggio
gravi da consigliarne l’affondamento nonostante un tentativo 1915) si arruolò come aviatore volontario, venendo trasferi-
di rimorchio verso la Sicilia dopo sommarie riparazioni. Ri- to agli idrovolanti operanti nell’Alto Adriatico. Nel periodo
cevuto l’ordine di affondare l’unità alle ostruzioni del porto, maggio 1916-settembre 1918, operando su idrovolanti, veli-
ormai in via di evacuazione, divenuto comandante temporaneo voli terrestri e da caccia in ben 117 missioni di guerra mise in
convinse il comando superiore a tentare la navigazione isolata luce brillante abilità professionale, grande ardimento ed entu-
per il ritorno in Patria, infondendo nell’equipaggio entusiasmo siasmo, qualità per le quali meritò tre medaglie d’argento al
e fede nella riuscita dell’impresa. Il Lince lasciò Tripoli il 18 valore militare e due promozioni per merito di guerra.
gennaio 1943, giungendo a Messina dopo tre giorni, attraverso Morì per incidente di volo sul cielo del Lido di Venezia l’11
peripezie e continue insidie nemiche. Per tale azione fu de- agosto 1919.
corato di medaglia d’argento al valore militare sul campo e Egli fu anche pioniere del motociclismo e corridore moto-
promosso tenente di vascello per merito di guerra. Per la com- ciclista, oltreché collaboratore di Carlo Guzzi, che alla fonda-
plessiva attività in guerra fu inoltre insignito della medaglia di zione dell’omonima fabbrica volle inserire, a suo ricordo, nel
bronzo al valore militare e di altre due croci di guerra al valore logo delle motociclette, l’aquila ad ali spiegate, simile a quella
militare sul campo. dei piloti della Regia Marina.
All’armistizio dell’8 settembre 1943 si trovava a Taranto in
comando della nuova corvetta Urania, che lasciò poco dopo
per assumere il comando della torpediniera Rosolino Pilo, a
bordo della quale nel 1944 fu trasferito nel ruolo degli ufficiali
in servizio permanente effettivo.
Nel dopoguerra, conseguita la specializzazione, promosso
capitano di corvetta nel 1952 e capitano di fregata nel 1959,
fu a lungo impiegato nel servizio delle telecomunicazioni, al
Dipartimento militare marittimo di Taranto (1953-1956), alla
Squadra navale (1957-1959), al Comando NATO del Medi-
terraneo centrale (1959-1961). Fu comandante dei cacciator- Il logo delle motociclette Guzzi con l’aquila con le ali spiegate in
onore dell’aviatore volontario Ravelli.

