Page 39 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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decisiva della vittoria, assai più che non il cavallo, la spada di ferro e  la  polvere
        da sparo. Ma dai popoli vinti e sottomessi venne all'Europa una risposta terribile:
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        il trepotuma paltidus, cioè la sifilide. "Fu questa la vera 'vendetta di Monrezuma' ·•  1.
            Giudicando il conflitto che non tardò ad accendersi rra gli europei e le popo-
        lazioni native occorre evirare un grossolano errore che oggi. per vù polemica, comu·
        nemente si fa:  quello cioè di giudicare gli uomini, gli stari, la politica. la moralità
        e  l.a  strategia  del  XVl secolo con  il  metro odierno.
            Le migrazioni di popoli sono un fattore costanre della sroria umana: non esi-
        ste più alcuno studioso che prenda sul  serio le fanrascicherie della  "razza  pura"
        poiché tutti sanno che pulla di simile esiste in  nessuna parte del mondo.  U dato
        storico delle migrazioni_ è cascante ed è concinuo:  nulla ci dice che ciò a  cui già
        assisciamo in Europa, ed a  cui, fors~ più ancora dovremo assistere, non sia altro
        che il prodromo di  nuove  imponenti migrazioni.
            Simili fenomeni avvengono nella sroria io modo più o meno pacifico (la schiac-
        ciante maggioranza degli europei e degli asiatici immigrati nelle Americhe durame
        gli ultimi cinque secoli vi pervenne in modo del tutto incruemo. e senza violenze);
         ma te pagine sanguinose sono rutt'alrro che assenti. Così L'incontro-scontro tra gli
        europei e i  nativi assunse sovente il  carattere di un'immensa tragedia, ma non fu
        per nulla un qualche cosa di eccezionale nella sroria. Chi oserebbe oggi prendersela
        con le migrazioni degli ariani in India? O  dei  Celti  nella Gallia che da  essi prese
         il nome?  O  dei mongoli in Cina? O  ancora degli Angli  e  dei Sassoni nelle  isole
        britanniche? Così avvenne anche nelle Americhe; e  certo un urro  drammatico e
        sovente tragico vi  fu.
            Abbiamo cercato di porre io rilievo l'impatto rivoluzionario che la scopena
        delle Americhe ebbe sull'intera vira  dell'Europa e del mDndo;  e  facendo ciò non
        ci  siamo in realtà discostati dai temi  più specificarameme srorico-milirari. Le vi·
        cende militari dell'umanità non avvengono nel vuoro. Ess'e sono per una grandissi·
        ma parre il frutto delia specifica "cultura", della specifica rempecie in cui si svolgono:
        e senza conoscere queste non sarebbe nemmeno possibile comprendere i  rivolgi·
        menti  che essa  operò  nel  campo  militare.
            Giungiamo così finalmente al cuore del nostro tema dopo aver posro le pre-
         messe  indispensabili  per comprenderlo a  fondo.
            Vediamo anzitutto i rivolgimenti nel campo strategico. Come in quello eco no·
         mico, sociale, biologico, anche qui la scoperta del Nvovo Mondo ebbe conseguen·
        ze caradismiche. L' Atljlntico, l'Oceano infinito dei Fenici, il "Fiume Oceano" di O mero,
        aveva sempre occupato una posizione marginale risperre  ai problemi geosrraregici
        d'Europa.  Il  centro  strategico di  essi  era  il  Mediterraneo.  AJJ'alua  escremirà del
        conrineme eurasiatico, l'immenso impero cinese era completamente geocentrico e
        ricavava pane deJla  sua  straordinaria capacità di durara dal suo stesso carattere
        terrestre e conri.neruale,ma nell'Europa antica e medievale iJ  Mediterraneo era sempre
        sraro il centro gravitazionale della strategia. Ora l'asse strategico occidentale veni·
        va ad essere bruscamente spostatO  da questo mare all'Adamico. Il Mediterraneo
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