Page 40 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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         diventava un mare chiuso, una periferia strategica e le pocenze italiane come Vene-
         zia  e la  stessa Genova di Colombo, che per secoli avevano costituito il cemro di
         gravitazione pol.itica economica e m.ilirare d'Europa venivano bruscamente declas-
         sate a  paesi di secondo ordine, cominciavano a  prec.ipirare in quello  che il Vico
         avrebbe di n a poco definito "un angoletto morto della scoria". Al p·osco della civil-
         tà  med.icerranea  che era stata il cardine dell'Occidente per millenni, nasceva  ora
         la  civiltà  atlantica Cl O>.
             Il COntrollo della riva opposra -  quella americana -diventava dunque un
         parametro strategico fondamemale  nella contesa che  non tardò ad opporre Spa-
         gna, Portogallo, Francia, Inghilterra e Olanda per il dominio dell'Aclant.ico. Fu quesra
         la prima fase dei rapporti strategici era Europa e America, car.arcerizzara da un im-
         ponente movi.memo dJ  forze militari che dal Vecchio Mondo si  muovevano verso
         occidente. Molti, concentrando io  maniera unilaterale la propria attenzione sullo
         scontro era conquistatori e nativi, hanno ignorato o sottovalutato questa torca dram-
         matica durata due secoli cui le popolazioni native  presero  parte sovente a fianco
         di  uno o  dell'altro contendente.
             Lo strumento militare che le potenze marittime usarono in questa marcia ver-
         so l'Ovest allo  scopo di garantirsi il controllo srrateg.ìco del nuovo continente fu
         ancora dato dall'arte e dalla scienza militare italiana del Rinascimento. Fu un ita-
         liano,  Battista Antonelli, che cosrrw per Filippo li di Spagna le  più  formidabili
         fortificazioni del Nuovo Mondo (Il l; furono italiani i grandi condorueri Alessan-
         dro Fa.rnese e Ambrogio Spinola che guidando gli eserciti spagnoli comro gli olan-
         desi contribuirono ad una lotta la cu.i posta non era solo  in Europa ma sulle coste
         delle  Americhe e dell'Africa.
             Lo sconrro tra le potenze eu.ropee per il controllo del Nuovo Mondo, iniziato-
         si con la Bolla '"Imer Coetera"' di Papa Alessandro VI, che invano tentò di spartire
         pacificamente le  terre della scoperta era Spagna e Portogallo, divampatO con l'in-
         terve.nco  delle  potenze marittime, Olanda, Francia, lngbilrerra, terminò  il  13 di-
         cembre 1759 sui Piani di Abraham alle porte di Québec con la vittoria apparente
         della Gran Bretagna. Sembrava per gli  inglesi l'alba d.i  un impero,  ed era invece
         un tramonto. Mentre infatti le grandi potenze si scambiavano colpi micidiali qual-
         cosa di nuovo era andato lentamente germinando luogo l'intero doppio continen-
         te, dalla Baia di Hudson fino alla Terra del Fuoco. Silenziosamence, senza  che né
         uoaUni d.i smto né capi m.ilirari europei se ne fossero resi conro, nuove scirpi erano
         cominciate a nascere, a lotrare tra di esse sovente in maniera i.mp!acabile, ma an-
         che a  fondersi, ad unirsi; sti.rpi che una sola cosa in comune caratterizzava: ta  na-
         scita in rerra americana; che cominciavano a  non sentire più alcun legame con la
         vecchia Europa. Erano uomini e donne che,  pur non avendo talvolta alcuna tene-
         rezza  verso le popolazioni native,  pur essendo  pronti a  combatterle senza mercè
         quando, a  cortO o a  ragione, fosse  loro parso  necessario,  le sentivano però come
         della loro stessa cretl}, ne parlavano le lingue e i dialetti, si univano a loro in allean-
         za altrettanto &equememente di quanco li combattessero, si legavano in mauimonio
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