Page 390 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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356 MARIA GABRIELLA PASQUAUNI
i contratti per gli esperti americani silenziosamente sostituivano quelli degli altri es·
perri scranieci, aumcncando cosl per qualità e quantità la presen:~,a americana in Jra.n.
Secondo l'analisi del Regio Ministro italiano a Teheran, il Governo persiano, poiché
temeva future pesanti richk>Ste russe o inglesi riguardanti la propria situazione am-
miniscracivo-lìnanziaria, quali quella di riemro degli ingemi capitali ottenuti in presti·
w nel periodo anteguerra, si appoggiava, di conseguenza, sempre più aUa cooperazio-
ne tecnica americana. per diversificare le presenze straniere e evenrua.lmcnte porerne
trarre in fururo da esse un aiuto più cospicuo, anche meramenre finanziario, come
pres.titi in vaJura a medio e lungo termine <9l. E mentre aumentava la presenza di
esperti americani, diminuiva progressivamente quella di esperti di quelle nazioni, che
ttadizionaJmente nel passato avevano sovtainreso a imporranti servizi pubblici, quali
quelli doganali (il Belgio) o di ricerca sanitaria (Francia).
Tale caracterizzazione, sia pur prevalenremenrc tecnico-commerciale e finan-
ziaria, dell'imervenro americano cambiò radicalmente fisionomia durame la seconda
guerra mondiale, quando appunto gli iraniani iniziarono a rivolgersi costantemen-
te agli Scati Unici, sopratructo per quanto riguardava i problemi dei rifornimenti
milicari e alimentari e poi, in un secondo momento, per l'organizzazione della gen-
da.rmeria e di alcuni settori dei loro appararo militare. NeUo stesso tempo, se le
forze britanniche erano riuscire, durante la prima guerra mondiale, a difendere
le posizioni europee nel Golfo Persico <IO), e di conseguenza mantenere iJ proprio
primato in quello che comunemenre veniva indicato come an EngliJh lake, durame
la seconda dò non fu loro possibile per la forre presenza tedesca in Medio Oriente
e per la crescente influenza nazisca in Iran: gli agenti di Hitler erano anivissimi
sia in Iran sia in lrak, come del resro in rutto il Medio Or·ienre e la loto azione
poteva costituire un serio pericolo per le forze democratiche àlleace. Nel 1941 lo
Sh;th ammirava moltis.simo i tedeschi. La sua simpatia per quel regime era nata
in pane proprio per reazione politica alla profonda sfiducia çhe egli aveva nei rus-
si e negli inglesi. Dopo l'aggressione tedesca alla Russia, il Sovrano dichiarò più
volte chiaramente di apprezzare la lotta di Berlino contro J'URSS, rifiutando di
espellere i vari agenti tedeschi dai suo territorio. Shah Reza avrebbe voluto rimane-
re neutrale, ma la posizione geopolitica del suo territorio non glielo permise (Il).
Con l'evolversi della situazione imemazionale nel corso del conflitto europeo, an·
che la posizione dell'Iran subiva una continua trasformazione che una apparente
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calma inrerna ed esterna sembrava nascondere Cl •
Ovviamente l'Inghilterra aveva un interesse vitali: a che ì campi petroliferi ira·
niani non cadessero socro l'influenza tedesca, ancor di più dopo l'attacco tedesco
alla Russia: si arrivò così all'invasione delle truppe russo-inglesi sul territOrio persia-
no, alla loro entrata in Teheran aJJa fine di agosto dci 194 L e aJJ'abdicazione suc-
cessi;va del vecchio Shah PahJavi in favore del figlio, il 15 sectembre dello sresso anno.
Come e.ra accaduto aU.a fine del secolo scorso e durante gli. uJrimi anni di pore·
re della dinastia Qajar, i russi e gli inglesi, insieme alla Persia, in posizione ufficial·
mente egualitaria e sovrana, che però non rispondeva a una situazione reale, nel