Page 392 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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358 MARIA GADJUHLL\ PASQUAUNI
voler accedere di buon grad.o a queSte richieste iraniane, sosrencndo, peraltro a ragio-
ne nella s.iruuiooe bellica del momento, che gli Srati Uniri avevano allora bisogno di
runo il loro potenziale bellico, dovendo era !"altro anche sostenere concretamente lo
sforzo britannico: vi era quindi assai poco margine per distogliere materiale da desti·
nare alle crescenti esigenze iraniane. l due Diparrimenci avevano poi fatto nora re che
secondo i termini della sezione 2 (a) del Ncurraliry Act del 1939, che impediva il
credito per l'acqujsto di materiale bellico. sembrava inoJrre impossibile acconsencirc
alla richiesra degli i.raniani, sia finanziariamente che operacivameme.
Gli Stati Uniti, quindi, mantenevano ancora, agli inizi dcl1941, un atteggia·
mento decisamente cauto nel.l'ambiro degli aiuti di caranere militare, probabilmente
perché in quel periodo ancora non era dliara la posizione di Reza Shah nel conflit·
to, a parte la sua neutralità dichiaram: infaoi i tedeschi continuavano ad essere
ancora molto attivi in tran e un aiuto militare del genere richiesto dal Governo
di Tehcran avrebbe, pur se indireuamcme, agevolato logisticamente anche i tede-
schi in quel settore 119>. Aglj inizi del 1941 a Teheran corsero peralrro sempre più
insistenti le voci che le uioni della Anglo·lrnnian Oil Company (Al OC) sarebbero
state cedute ad un gruppo finanziario americano: il Governo persiano ne sarebbe
sr:o.to al corrente e anzi sarebbe stato l'ispira core e il promotrm! dtltrapaJSD ptr ragioni
jìJcali e politiche IlO>. Apparentemente il Governo iraniano avrebbe voluro una com·
pltra americanizzaziooe deii'AIOC, mentre l.! srcssa Compagnia, pur propensa ad
ammerrtre una cointeressenza americana desiderava manrenrre ancora una mag-
gioranza britannica nella proprietà. Era comunque assai chiaro che runi indistin·
ramenre i belligeranti del conflitto europeo e anche gli Stati Unici, nonostante fossero
essi stessi produttori di petrolio, avevano rivoltO i loro imcressi ai pecrolì del Golfo
Persico, per queJio che essi rappresentavano come immediato valore di rifornimenti
nella guerra in corso c come immenso campo operativo per (ururi programmi e
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contese commerciali, industriali e politiche 0 .
Nonostante lr ripetute richieste degli iraniani, dunque, ancora nel luglio del
1941, furono soprattutto gli alleati inglesi a premere sul Governo di Washingcon
affinché non fossero dati ulteriori rifornimenri all'Iran, sopracruno evitando di con-
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segnare materiale di aviazione<2 • Gli inglesi ben sapevano che l'Iran era ancora
troppo domi.naro dall'influenza tedesca e non volevano che si fortificasse milimr·
mence, non essendo ancora chiaro il disegno politico e mategico di Reza Shah C23l.
Ancora dunque nella prima mcrà del 1941 i rapporti Stati Unici-Iran conrinuaro·
no sostnn~ialmeme sulla base ufficiale di relazioni commerciali. ramo che i due
Governi studiavano in quel periodo la possibilid1 di socroscrivere un nuovo rrarra-
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to ( >: il Governo di Washington era molco interessato alle relazioni di import·
export in Iran, sopracruno per conquistare al mcrcaro americano in quel settore,
nel periodo post-bellico, una posi:donc di vancaggio. per poter efficacemente con·
trasmre una rinnovata eccessiva influenza dell'lnghilrern, e dcll'URSS, che agevol-
menll!' si sarebbe concretizzata alla fine del conllìno, considerare anche le precedenti
vicende degli inizi del secolo relative all'influenza anglo-russa in Persia.