Page 392 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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           voler accedere di buon grad.o a queSte richieste iraniane, sosrencndo, peraltro a ragio-
           ne nella s.iruuiooe bellica del momento, che gli Srati Uniri avevano allora bisogno di
           runo il loro potenziale bellico, dovendo era !"altro anche sostenere concretamente lo
           sforzo britannico: vi era quindi assai poco margine per distogliere materiale da desti·
           nare alle crescenti esigenze iraniane. l due Diparrimenci avevano poi fatto nora re che
           secondo i termini della  sezione 2 (a) del Ncurraliry Act del  1939, che impediva il
           credito per l'acqujsto di materiale bellico. sembrava inoJrre impossibile acconsencirc
           alla  richiesra degli  i.raniani, sia finanziariamente che operacivameme.
              Gli Stati Uniti, quindi, mantenevano ancora, agli inizi dcl1941, un atteggia·
           mento decisamente cauto nel.l'ambiro degli aiuti di caranere militare, probabilmente
           perché in quel periodo ancora non era dliara la  posizione di Reza Shah nel conflit·
           to, a  parte la  sua  neutralità dichiaram: infaoi  i tedeschi continuavano ad essere
           ancora  molto attivi in  tran e  un aiuto militare del genere richiesto dal Governo
           di Tehcran avrebbe, pur se indireuamcme, agevolato logisticamente anche i tede-
           schi in quel settore 119>.  Aglj inizi del  1941 a Teheran corsero peralrro sempre più
           insistenti le voci che le uioni della Anglo·lrnnian Oil Company (Al OC) sarebbero
           state cedute ad un gruppo finanziario americano: il Governo persiano ne sarebbe
           sr:o.to al corrente e anzi sarebbe stato l'ispira core e il promotrm! dtltrapaJSD ptr ragioni
           jìJcali e politiche IlO>.  Apparentemente il  Governo iraniano avrebbe voluro una com·
           pltra americanizzaziooe deii'AIOC, mentre l.! srcssa Compagnia, pur propensa ad
           ammerrtre una cointeressenza americana desiderava  manrenrre ancora una mag-
           gioranza britannica nella  proprietà. Era comunque assai chiaro che runi indistin·
           ramenre i belligeranti del conflitto europeo e anche gli Stati Unici, nonostante fossero
           essi stessi produttori di petrolio, avevano rivoltO i loro imcressi ai pecrolì del Golfo
           Persico, per queJio che essi rappresentavano come immediato valore di rifornimenti
           nella guerra  in corso c come immenso campo operativo per (ururi programmi  e
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           contese commerciali,  industriali e  politiche  0 .
              Nonostante lr ripetute richieste degli iraniani, dunque, ancora nel luglio del
           1941,  furono soprattutto gli alleati  inglesi a premere sul Governo di Washingcon
           affinché non fossero dati ulteriori rifornimenri all'Iran, sopracruno evitando di con-
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           segnare materiale di aviazione<2 •  Gli inglesi  ben sapevano che l'Iran era  ancora
           troppo domi.naro dall'influenza tedesca e non volevano che si fortificasse milimr·
           mence,  non essendo ancora chiaro il disegno politico e mategico di Reza Shah C23l.
           Ancora dunque nella  prima mcrà del  1941  i rapporti Stati Unici-Iran conrinuaro·
           no sostnn~ialmeme sulla base ufficiale di  relazioni  commerciali. ramo che i due
           Governi studiavano in quel periodo la possibilid1 di socroscrivere un nuovo rrarra-
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           to ( >: il Governo di  Washington era  molco interessato alle  relazioni  di import·
           export in Iran, sopracruno per conquistare al  mcrcaro americano in quel settore,
           nel periodo post-bellico, una posi:donc di vancaggio. per poter efficacemente con·
           trasmre una rinnovata eccessiva  influenza dell'lnghilrern, e dcll'URSS, che agevol-
           menll!' si sarebbe concretizzata alla fine del conllìno, considerare anche le precedenti
           vicende degli  inizi  del  secolo  relative all'influenza  anglo-russa  in  Persia.
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