Page 397 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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fNI'LI  INPLiiENZA  MILITAIU!  li.!-A  IN IJV.N
           Nel luglio del  1944 gli interessi dichiaraci dei Governo sracunirense in Iran
       erano i  seguenti: appoggio e  incremento dell'acdvicà  americana di  cooperazione
       sciendfìco-recnico-milirare; non intwme per concessioni petrolifere in Iran da parre
       del Governo;  interesse verso  basi aeree  civili in. Iran,  dopo  la  fine del  conftirco.
       Ad ulteriore segno del coinvolgimenro arrivo degli Stati  Unici, la  legazione in Te-
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       herao sarebbe srara  elevata al  rango di  Ambasciata < n.
           Nel 1944, ormai verso la fine della guerra, e con un consisrenre contingente
       di uomini e installazioni, tra i due Governi di Teheran e Washingron si fecero sempre
       più serie le consulra:doni per la regolamemazione dell'ormai ingente e qualificata
       presenza militare americana, che si era incrementata in modo continuo e secondo
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       le  richiesre dello stesso Governo iraniano C8J;  ma  più che il  problema  della  rego-
       lamenrazione ufficiale della  presenza dì tali eruppe, un  nuovo problem:) iniziò a
       porsi e in modo assai serio: la sorte delle numerose e importanti installazioni mili-
       tari che gli americani avevano cosrruito nel corso del conflitto. Tale argomento era
       sraro già peraltro affrontato nell'anno precedente, senza concreti d_sultati. Nel set-
       tembre del  1944 l'idillio ufficiale nella cooperazione tra le due nazioni sembrò ces-
       sare<49>;  l'lran inviò una secca nora agli Srati  Unid, praricameme esigendo che tali
       installazioni militari fossero lasciare in consegna al Governo Imperiale: in partico-
       lare il campo americano di Qazvin e l'aeroporto, con relativi uffici, officine e pezzi
       di ricambio, ad Hamadan. Da una parte gli i.raniani consideravano le truppe ame-
       ricane non belligeranti, ranco che quando si giunse, nel  1945, alla richiesra ufficia-
       le  del  ritiro  degli  eserciti  'invasori',  questa  richiesra  non  si  applicò alle  uuppe
       americane, la cui presenza veniva considerata di supporto tecnico e collaborazione
       con il Governo di Teheran, il quale chiese esplicicameme che le  rruppe americane
       non lasciassero il territorio prima che si fosse concluso il ritiro delle truppe allea-
       re (·)Ol_  Allo sresso tempo però l'Iran chiedeva con fermezza la consegna di rurce le
       installazioni militari, quasi costituissero un giusto indennizzo per  i disagi sub.iri
       dall'lran per aver questO consenti co. arrraverso il suo territorio, il rifornimento al-
       l'alleato  russo  da parte degli  alleaci  durante il  conflitto.
           In realtà, va.rie esigenze si erano intrecciare: da una parte la necessità di fare
       del territorio persiano un valido corridoio verso la Russia; dall'altra quella del Go-
       verno iraniano di mantenere il proprio esercito, la proprìa struttura amministrati-
       va e sosrenrare la  popolazione civile con derrate alimentari provenienti dall'estero.
       Non ultimo, da pane degli Stati Unici in particolare, la necessità di sostenere, an-
       che politicamente,  ìl  va.c:illame  Governo persiano.
           Risulraro di queste varie esigenze primarie, era stata la penetrazione profon-
       da della recnologia militare e della concezione srraregica americana nel tessUto con-
       nerrivo  dell'organizzazione milirare  iraniana,  sopratru.tro  per quanto concerneva
       l'esercito e l'aviazione,  rimanendo invece immutata l'influenza inglese sulla mari-
       na persiana mi. Dall'autunno del  1941, e  specialmente dal  1942, gli  Stati  Unici
       avevano fornito ogni possibile aiuto all'lran, in termini economici e militari. l ri-
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