Page 532 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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          esistente rra  fone di rerra e di mare; nella  non esportabilità del  modello mililrare
          di una Nazione in altri e diversi Paesi; nella conseguente improponibilità di sche·
          mi e soluzioni defìnicive e intangibili e di dogmi e ricette facili, la cui abbondanza
          è inversamenre proporzjonale alla specifica competenza e capacità di approfondi-
          menro di ciascuno studioso, ed è spesso funzionale a esigenze settoriali o di forz.a
          armata.
              fl caso delle guerre americane della  seconda  merà del  secolo XlX  dimostra
          che non esistono teorie e strategie ''democratiche'' e altre "conservatrici'': dimo-
          nra, semplicemente, che esistono strategie vincenti e perdenti e che esse sono adot·
          taR non per libera. sceha, ma sotto la pressione dei fatti e sempre per vere o supposte
          necessità.




                                      NOTE

             (l) R.  luraghi, Slqria dtll<~ g11trr<1 ri11ilt tlmrricana. Todno, Einaudi, 1966 (4• ed.) e Milano,
          Riuoli,  1985 (5 •  cd.).
             (2) Sulla filosofia e sui contenuti ddla gueUII indusrriale cfr. R. Luraghi, "L'ideologia deliA
          guerra indusuia.k 1861-l86)",1n Mrm'lritsrqrirhe militvri 1980, Roma, SME · Uff. Storico, 1981,
          p.  169-190.
             (3) F. Bortl, "La •nave invulnerabile.. c le teorie del generale Cavalli", Rivùra AiarÌIIÌttla,
          luglio  1988, e  "Noce sul  pensiero militare imliano da fine secolo XlX all'inizio della  prima
          guerra mondiale". in sr,Ji Sflti'Ìet~-nlllirari,  1985, 1986. 1987. Roma, SM'E . Uff. Storico,  1986
          •  1988.
             (4) A. V. Vecchi (Jaclc La Bolina), Srori11 gtrttrak dtlla i1111rbta ittJ!iana.  Firen~e. Ti p. Coop.
          Editrice,  1892,  vol.  Il.  p.  )83· )84.
             (5) K  Mauelli, RaaoglitJm«i!  Roma, libr. Ma02o!Ù,  1878, p. 36-38.
             (6) Nelle rubriche deiLl Rir;u/4 Miluart dal 1863 al 1870 non mancano noti2ie sugli arruo-
          lamenti, sulle armi, sulb fiotca e sulle dimensioni che le fon e armare americane assumono do·
          po la fine ddb guerra. cfr .• in panicolore,  Rivilt4 MilittJrt,  1863, vol.  111, Rivùta Statimra. p.
          202-204.
             (7} Si vedano, ad esempio, gli accenni  ridurtivi e  "in negativo"  di jom1ni al ruolo delle
          ferrovie e  alla  gucrt'll  di scccssionc  in Rivitta Militare,  11!67.  vol.  l,  p. 2)4-264.
             (8) N. Marselli. Il prohl~ma milirart tltlla ;,J;pe,dtnw ·na:ziMall, Ri11ÌJ/a Mi/iran,  1868, vol.
          l. p.  338.
             (9) 16u1.  p.  350-3)2.
             (10)  lbid ..  p.  352.
             (Il) R.  luragh1, op. çÌt., (cd.  1985),  p.  247.
             (l2)  Rìl!iJra  Mtluar~.  1868,  vol.  Il,  p.  114.
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