Page 529 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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Si deve peralrro conside.rare che, in buona parte, i messaggi dclla guerra di
secessione potevano essere colti - in campo strategico e logistico - anche dalle
guerre del 1859 e del 1866 in lralia, oltre che dalla guerra del 1870-1871. E per
quantO riguarda. la definizione di un sistema di comando e conrrollo capace di coor·
dinare al meglio gli sfor:z:i mllicari e civili in una guerra industriale contemporanea
ucilizzando la moderna tecnologia, non vi è dubbio che - dal 1864 al 1945 -
la ltadwship di tipo europeo derivame dalla scuola prussiana rappresenta cutrora
un riferimento valido, e fors'anche insuperaco.
Nel suo libro del 1933 T Ctkri, il generale Zoppi attribuisce l'inconcludence
e antieconomica guerra di trincea della prima guerra mondiale esclusivamente ad
merzia, rassegnazione e menralicà anriquata degli Stati Maggiori c%>. Affermazio·
ne, a parer nostro, troppo drastica, perché ''volere" non è mai sraro "potere" e
la guerra è fenomeno troppo complesso per prestarsi a schematismi. Come mai
la seconda guerra mondiale, nonostante l'aereo e il carro armato e la radio, è d1.1ra·
ra più della prima e più della prima ha causato vittime, danni e negative ricadute
economico-sociali? nessuno impara mai niente?
In rc:alrn, il caso particolare della guerra civile induce a concludere che un
corretto "trattamento" dei suoi ammaestramenti e delle sue ricadute avrebbe ri·
chiesto alla leadwship militare- e prima ancora a quella politica, come avviene
per tutte le guecre - la costante capacità di creare le premesse che nel 1923 il
generale von Bernhardi indicava come necessarie per u.n successo decisivo, soste-
nendo che
l 'ane della guerra si svolge era leggi permanemi e leggi cominuamence varia·
bili in continuo progresso, e solo entro tali limi6 consente all'azione bellica
di conseguire il successo. Né le leggi permanenti né quelle periodiche possono
essere impunemente violare; ed è compito del comandante ìl far sì che quanto
ha valore generale venga ad assumere effetti decisivo nell'ambito delle parti·
colarità e delle caraHeristiche corrispondenti alle necessità dei rempi<H).
Più facile a dirsi che a farsi: per chi non possegga doti divinatorie, si tratta
di un compiro estremamente arduo, che richiede di adattare .alle specifiche, reali
e spesso imprevedibili condizioni del momento, con un raro coeup d'oeil clausewir·
·ziano, rutto un bagaglio di esper.ienze e di acquisizioni teoriche. Ma è senza dub-
bio da quesro che si misura la qualità della ltadtmhip e, con essa, la fortuna di quei
pop.oli che decidono di affidare alle armi i loro destini.
Per curce queste ragioni, vanno respinte cene facili e superficiali critiche alla
ltadmhip militare eUiopea dclla prima gue.ru mondiale, che non avrebbe capito
gli ammaesuamemi della guerra americana, la comparsa della guerra di trincea,
ecc. Nella misura in cui la guerra diventa un farro economico, industriale e finan·
ziario e coinvolge le popolazioni civili e tutte le energie dei popoli, tali critiche
vanno piuttOsto rivolte ai policici (americani ed europei), che nel1914 non hanno
capito la vera natura della guerra, i guasti che essa avrebbe provocato e la. mancnn·
za di reaJj vantaggi per vincitori e vinci. È o no, la guerra industriale, un farro più