Page 526 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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              per il mantenimento della  pace armata, l'America si avanza, e si approssima
              il giorno in cui sarà  necessario un accordo europeo per fare argine alla con·
             coerenza d'oltre mare; concorrenza che l'Europa non può assolutamente sop·
              pormre  per  le sue condizioni  fisiche e sociali (al.  Orbene, soltanto  il  potere
              marittimo può porre un freno alla espansione americana, e rutelarc  il domi·
              nio coloniale e gli  interessi europei nel nuovo concinence, fra  1  quali impor-
              tantissima  la  neutralizzazione del  canale che in  un prossimo avvenire unirà
             il Pacifico e l'Atlantico attraverso l'America ce nera le; (b) soltanto il potere ma·
              rittimo può  impedire una esagerata appHcaziooe deiJa donrina di  Monroe,
              riassunta nella  ben  nota  formula  l'l\mtrica agli am"irani<cl!52l,
             In Conclusione, se la  guerra ispano·americana ha un'importanza nell'asserto
          strategico mondiale che va al di là dci singoli episodi e degli aspecri operativi, ralu-
          ne fasi della guerra civile anticipano In  sanguinosa guerra di  trincea e di  logora·
          menro del  1914-1918, contro la  quale la  ltaderJhip militare europea (e,  prima di
          essa, quella  polilica) non sanno trovare ricette efficaci.  Del  resto, anche la guerrn
          russo-giapponese del  1905 mctrc in luce l'efficacia delle nuove armi c della mitra·
          gliarrice e la  necessità, per la  fanteria, d i interrarsi c proceggersi (senza per quesro
          - e qui gli  Aurori  del  rempo sono unanimi  -  rinunciare all'offensiva),
             Tune qu~ste esperienze sono debitamente valucatc, in Europa, sulle riviste mi·
          lirori. Cionondimeno, gli Srori  Maggiori  preparano ovunque la guerra breve c of·
          fensiva, a  ciò spinci anche da precise esigenze politiche <Hl. La guerra  hrcvc viene
          preparara non tanto perché sì sonovalurano le  ricadute della  nuova guerra  indu·
          suiale, ma proprio per rcnrure di cvimrne le rovinose conscgu~n~e sulla  vim  dei
          popoli. Fin dal  1895 il generale De Chaurand accenna al crcsceme ruolo di detcr·
          renza che vanno assumendo dispositivi  militari  sempre  pìù  imponenri,  perché
             gli enormi eserciti  in conOirto ed  i potentissimi  m~zzi di distruzione rende·
             rebbero lo  lotGI  più crudele e più disastrosa di qualunque altra abbia finora
             funcstllco  il  g~nere umano;  12le da  mettere  in  causa  l'esistenza  stessa  delle
             nauoni CHI.
            (a) Glo Suu Unou qWlndo ,i cosrituirono nel 1783 avtvano soltanto 3 milioni d1  ab1tanu,
          ne avrvano  Il nel  1820, 51  nel  1880, oggidì ne hanno aU'incirca 80, e continuano a  ricevere
          u.u nocevate parre ddb emignuione ruropea. Nell'ultimo decennio dello scorso secolo essi tri·
          plicuono l'esportazione di prodotti manu&ui, il cui valore nel 1890 ammontò a 686 milioni,
          menue nel  1900 fu  di lxn 2207 mjlioni.  ''Lcs armcmcms ò outrance [degli Stati curopd)",
          not2 il Devillc, "dcp!accront en profìt du nouveau monde, l'axe de la civilisation et des grands
          affiircs ... ,  lcur puissance  productive et leur  prosperité compllr~es ~ cdles de lA  rcpubllquc
         \1mcracame, sonc en decadence rapide" (llfalflltl dt Gtographit (l)mmtnialt, Paris Bcrg<'r·Levrault,
          1893.  p.  14);
            (b) Cfr. Norn di dirmo onrrrnnionale che segue il capitolo 1: "Neutralità perpetue di m~ri,
          srnttl  e  fiumi".
            (c) Il Bonamoco aveva con nnissomo acume gìò da tempo pceveduco fa vìolen2a detrcspan·
          sion• industriGie amrricana e l~ necessità di una difesa europea che egli vorrebbe ottenere aflì·
          dando ad uM squ~dna navale In  bandiera degli Sr~ti solidull europei; qucs!>l costituirebbe un
          potere navale collerrivo che, slmbol<ggiando il diritco d•II'Europa, sarebbe sicuro guarentigia
          del suo potere mondiale.
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