Page 530 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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che mai polirico? Non solo: la cririca vn estesa anche alla leadtrship politica del pc·
riodo successivo alla grande guerra, che non ha facto abbastanza, negli anni Venti
e Trema, per prevenire un nuovo rovinoso conllitco.
Certo, nemmeno i militari hanno capito. Nel concreto e nel deruglio, che co·
sa non hanno ca piro? Questo è il punto. Per rispondere alla domanda, bisogna re·
nere presenti alcuni fatti incomescabili. Primo, nel 1861 - quando ha inizio la
guerra civile - Clausewicz e jomini, maestri tuttora insuperati di straregia terre·
sere, hanno già scritto le loro opere, quindi i maestri di srracegia erano e sono du
sempre in Europa. Secondo, si è dimostrato a sufficien1.a che in fatto di organizza·
zione di comando e conrroUo, ord.inamenti, organizzazione logiscica le soluzioni
europee e germaniche sono in ultima analisi superiori a quelle americane del tem·
po. Terzo, i primi a non capire sono stati se mai i generali americani delle due
parti, che- con eserciti numericamente molto inferiori a quelli europei della pri·
ma guerca mondiale - dal 186l al 1865 sono riusciti a provocare il massacro
di circa 500 000 uomini, coinvolgendo inolrre per la prima volta (Sherman) le po·
polazioni civili, "per colpire il loro morale". Che hanno condono in modo così
mediocre la guerra contro la Spagna a fine secolo, e che nel 1914·1916 non hanno
trovato di meglio dell'espedieme di venire in Europa, per imparare dai disprezzati
generali europei la nuova guerra, sia in campo terresrre sia aereo ...
Con i loro erer.nameme infruttuosi e ottimistici tentativi di concludere rapi·
dameme le due guerre rorali (sempre più divoratrici di sostanze e di vite e sempre
più coinvolgenti per le popolazioni civili) i generali (e ammiragli) di ogni latitudi·
ne dal 1900 aJ 1945 non hanno capito, semplicememe, che nei conflitti tra nazioni
industrializzate e su sc.ala planetaria, era non solo inutile, ma controproducente
e inutilmeme dispendioso ricercare- specie in Europa- scontri terrestri decisi·
vi sul modello annibalico o battaglie di corazzate ripo Trafalgar o Tsushima, per·
ché le opposte forze morali e materiali rendevano ad equilibrarsi e, a11che L'Oli i mockmi
mtzzi tecnici, avrebbe v imo non chi era miJirarmeme più efficiente, ma chi era indu·
srrialmente più forte (come è avvenuco nel 1939·1945).
Il massimo risulraro otrenibile diventava così non la virroria. ma una vittoria
di Piero otrenuta dopo molro rempo e a prezzo esorbitante: più che vincere, si po·
ceva sperare di non perdere, pagando in rutti i casi un prezzo altissimo.
ln questo quadro, si assiste a una vistosa soaovalutazione - che rurrora fa
sentire in raluni Aurori la sua inlluenza -dell'importanza (rivelacasi già nella guerra
civile) della guerra dei convogli e delle armi di concrasro delle flotte superiori, con
uo culto eccessivo e pervicace degli assiomi e dei dogmi di Mahan. Anzi: la sotto·
valuozione dei nuovi elementi ehe nel l86l-1865 eompaiono nella guerra sul ma·
re è molro maggiore di quella che avviene per i nuovi elementi della guerra terrestre,
e dura rurrora.
Un'ultima nOtazione va riferita alle caratteristiche e all'efficienza degli esercì·
ti di massa affrenarameme reclutati -compresi namralmente i Quadri ai livelli
inferiori della gerarchia - sia nella guerra civile sia nelle due guerre mondiali.
A ben guardare, gli strumenti di guerra così costi miri rivelano Ho dal secolo XIX,