Page 179 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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          2  Sessione - La memoria dei caduti                                   177



          francese una proposta per creare un Albo d’Oro da riporre nel Panthéon, e la
          cosa sembrò finire lì. 32
              Le cose si mossero differentemente in Gran Bretagna, dove la paternità dell’i-
          deazione del Unknown Warrior sembra sia da attribuire al Reverendo David Rail-
          ton, vicario della chiesa St. John the Baptist a Margate nel Kent. In qualità di
          cappellano militare in Francia, nell’esaminare una tomba con una croce di legno
          in cui erano grossolanamente incise le parole An Unknown British Soldier (Un
          soldato britannico sconosciuto), Railton scrisse nel 1916 al Generale Douglas
          Haig, comandante in capo dell’esercito britannico in Francia, ma senza ottenere
          risposta. Nel 1920 Railton tornò alla carica, proponendo alle massime cariche
          britanniche la sua idea di un memoriale che simboleggiasse tutti i dispersi. Que-
          sta volta, grazie anche all’appoggio del Decano di Westminster Herbert Ryle e di
          un entusiasta Lloyd George, il progetto si mise in moto.  Se gli inglesi scelsero
                                                               33
          l’Abbazia di Westminster, culla dei re e delle regine d’Inghilterra, come ultima
          dimora del Unknown Warrior, il parlamento francese, e questo solamente una
          settimana prima della cerimonia, optò in definitiva per l’Arco di Trionfo, malgra-
          do le proteste della sinistra che giudicò una sua inumazione sotto un monumento
          inneggiante alla guerra una provocazione. Per placare gli animi dell’opinione re-
          pubblicana pacifista fu anche deciso di accorpare la cerimonia del Milite Ignoto
          con l’anniversario del cinquantesimo anniversario della Repubblica francese, con
          il cuore del tribuno della Terza Repubblica francese Léon Gambetta che venne
          inumato nel Panthéon. 34
              L’11 novembre 1920 le due cerimonie procedettero quasi in parallelo e si
          distinsero per numerosi punti in comune, anche se naturalmente ebbero uno
          svolgimento che rispecchiava le differenti culture. In ambedue i casi, fu fonda-
          mentale scegliere un corpo in maniera totalmente aleatoria, la cui identità fosse
          impossibile da rintracciare e che perciò non si prestasse ad alcun tipo di conte-
          stazione. Nel caso britannico, quattro corpi di morti nel 1914, perciò tra i più
          irriconoscibili, furono deposti davanti al Brigadiere Generale Louis John Wyatt,
          responsabile dei servizi di sepoltura dell’esercito inglese in Francia. Furono in-




          32   Le Naour, Le Soldat inconnu, op.cit., pp. 31-32.
          33   Andrew Richards, The Flag: the story of  Revd David Railton MC and the Tomb of  the Unknown
              Warrior. (Oxford: Casemate, 2017); LAQUEUR, The Work…, op.cit, p. 479.
          34   Miniero, Da Versailles, op.cit., p. 127-134.
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