Page 176 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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174 Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione
a combattere, si cristallizzerà nel dopoguerra in una liturgia di commemorazio-
ni declinata in diversi modi e sfaccettature: cerimonia dell’11 novembre, in cui
allo scoccare dell’undicesimo minuto dell’undicesima ora dell’undicesimo giorno
dell’undicesimo mese, tutto il mondo anglosassone si fermò nel 1919 , ma anche
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moltiplicazione di monumenti ai caduti (diverse centinaia di migliaia ad esempio nei
36.000 comuni sparsi attraverso l’Esagono francese). Veri e propri ricettacoli del
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dolore e del lutto di intere comunità, i monumenti ai caduti, con la loro rappresen-
tazione idealizzata della guerra, rappresentarono un trait-union tra vivi e morti. 21
La vastità del compito e l’impossibilità di identificare un gran numero di
corpi (300.000 morti solo per i francesi) indirizzò le scelte commemorative
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di Francia e Gran Bretagna. Gli inglesi, ligi alla tradizione di quello che lo stori-
co americano Thomas Laqueur ha chiamato “necronominalism” , costruirono
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monumenti in cui furono scolpiti uno ad uno i nomi di tutti i 315.000 soldati
del Commonwealth morti nella Grande guerra: a titolo d’esempio, l’imponente
Menin Gate Memorial to the Missing (Memoriale della Porta di Menin ai dispersi) ad
Ypres, Belgio,contiene i nomi dei 54.395 soldati i cui corpi non furono mai tro-
vati morti nelle Fiandre, ed il Memoriale di Thiepval, ultimato nel 1932, ricorda
i 72.191 soldati dispersi nel settore della Somme tra il 1915 e il 1918. I francesi
al contrario concentrarono i loro sforzi nella costruzione di ossari a Douamont
(inaugurato il 30 settembre 1920) ed a Notre-Dame-de-Lorette, monumenti che
non contenevano i nomi dei dispersi francesi. 24
Nel dopoguerra francese e britannico si mescolarono tuttavia due sentimenti
a prima vista contrastanti, ma che confluirono nel 1920 nelle cerimonie del Milite
19 Adrian Gregory, The Silence of Memory: Armistice Day, 1919-1946 (London: Bloomsbury,
2014).
20 Di interesse semantico il fatto che il monumento ai caduti si traduce in maniera pressoché
identica in francese (Monuments aux morts), ma invece cambi forma in inglese (War memorials),
quasi a voler sottolineare la natura guerresca delle persone in questione.
21 Stéphane Audoin-Rouzeau e Annette Becker, 14-18, retrouver la Guerre (Paris : Gallimard,
2000), p. 254-255.
22 Jean-Yves Le Naour, Le Soldat inconnu. La guerre, la mort, la mémoire, (Gallimard, 2008), p. 22.
23 Walter Laqueur, The Work of the Dead: A Cultural History of Mortal Remains (Princeton: Prin-
ceton University Press, 2015).
24 Julie Summers, Remembered: The History of the Commonwealth Graves Commission (London: Mer-
rell Publishers, 2007), pp. 23-27.