Page 172 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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170 Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione
Questo saggio si propone di spiegare i riti e la liturgia con cui la Francia e
Gran Bretagna concettualizzarono la morte dei soldati e la loro commemorazio-
ne, esaminando in particolar modo l’elaborazione del lutto attraverso la creazio-
ne di cimiteri militari e monumenti ai caduti che, in ultima fase, sfoceranno nella
costruzione della Tomba al Milite Ignoto. Novità assoluta della Prima guerra
mondiale, volta a sopperire al mancato ritrovamento delle spoglie mortali di cen-
tinaia di migliaia di soldati, la Tomba del Milite Ignoto rappresenterà un lieu de la
mémoire (Pierre Nora) nazionale come simbolo condiviso del sacrificio di intere
generazioni di cittadini francesi e britannici.
La Grande Guerra operò una cesura importante per quanto riguardo le se-
polture militari con la creazione di tombe individuali in cimiteri militari. Prima
del XX secolo, le tombe individuali di soldati erano pressoché sconosciute. In
una acquaforte dal titolo “La Vendetta dei contadini’’ della serie Les Misères et
Malheurs de la Guerre, che percorre gli orrori della Guerra dei Trent’anni (1618-
1648), dell’incisore Jacques Callot (1592-1635) , si evince che i corpi dei soldati
caduti erano depredati senza alcun ritegno e lasciati marcire sul campo di batta-
glia. Ancora all’epoca napoleonica, ad eccezione di importanti comandanti quali
ad esempio il Maresciallo Jean Lannes, sepolto al Panthéon di Parigi, i soldati
morti in guerra venivano inumati in fretta e furia in fosse comuni, soprattutto per
questione igieniche, senza distinzione di rango od anche di nazionalità. Le cose
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cambiarono con la Guerra civile americana (1861-1866). Il 16 luglio 1862, il Con-
gresso di Washington approvò un decreto che sanciva il diritto ad ogni soldato
dell’Unione di essere seppellito in tombe individuali. A tale proposito sorsero
ben presto cimiteri militari ufficiali come quello di Arlington (Virginia) e Chatta-
nooga (Tennessee) per ospitare le spoglie mortali di alcune delle 600.000 vittime
bert-schuman.org/userfiles/files/REPERES%20%E2%80%93%20module%201-1-1%20
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%E2%80%93%20EN.pdf. Le statistiche sulle morti nella Prima Guerra mondiale vanno
sempre prese con le molle, perché possono variare significativamente se vengono conteggiati
anche i soldati nel dopoguerra morti da postumi di ferite o malattie contratte sul fronte come
l’influenza spagnola: Antoine Prost, “The Dead”, in Jay Winter (ed.), The Cambridge History of
the First World War, (Cambridge: Cambridge University Press, 2014), pp. 563-566.
3 Nel 2019 ad esempio, 120 corpi di soldati francesi e russi, sepolti in fosse comuni, vennero
ritrovati vicino a Viazma, Russia: https://www.france24.com/fr/europe/20210213-plus-de-
200-ans-après-la-défaite-de-napoléon-la-russie-et-la-france-enterrent-leurs-soldats (visto il
29 dicembre 2021).