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34         Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione




            zione del calibro rendeva l’arma più leggera e maneggevole, permettendo anche
            di aumentare la dotazione di cartucce, e l’introduzione di cartucce e caricatori
            metallici, in combinazione con l’otturatore girevole-scorrevole, nel semplificare
            le operazioni di caricamento permetteva di superare i limiti del colpo singolo.
                                                                  Tra  il  1886  e  il  1895
                                                               gli eserciti si dotarono di
                                                               fucili  a  ripetizione  come
                                                               il  Lebel  1886  francese,
                                                               il  Gewehr  1888  tede-
                                                               sco,  il  Carcano-  Mannli-
                                                               cher  1891  italiano,  lo
                                                               Steyr-Mannlicher   1895
                          Fucile a ripetizione mod. 1891       austro-ungarico.   Con
            l’eccezione di quest’ultimo, che aveva un otturatore scorrevole a due movimenti,
            si trattava di fucili a otturatore girevole-scorrevole a quattro movimenti, alimen-
            tati con caricatori in grado di contenere cinque o sei cartucce. I proiettili di forma
            conoidale avevano un rivestimento di metallo duro e un calibro compreso tra i
            6,5 e gli 8 mm, con una velocità variabile tra i 600 e i 750 m/s, più che doppia
            rispetto alle palle di piombo delle cartucce a povere nera. L’insieme di queste
            caratteristiche si rifletteva sia nella celerità di tiro, dal momento che l’otturatore
            girevole-scorrevole permetteva di ricaricare l’arma prelevando una nuova car-
            tuccia dal caricatore all’atto dell’espulsione del bossolo del colpo sparato, sia di
            ottenere effetti più devastanti per la maggiore velocità del proiettile a parità di
            massa. Il perfezionamento della cartuccia metallica favorì lo sviluppo della mitra-
            gliatrice moderna, superando i limiti della Gatling, un’arma a più canne girevoli
            azionata da un meccanismo a manovella e alimentata da un serbatoio verticale,
            utilizzata dall’esercito dell’Unione durante la guerra civile americana. Dato il tipo
            di funzionamento la si può definire un’arma semiautomatica che aveva ben poco
            in comune che le armi automatiche di fine Ottocento, il tipo Maxim, del 1885,
            che sfruttava l’energia del rinculo per ricaricare l’arma, o il tipo Hotchkiss, del
            1897, che sfruttava l’energia dei gas di sparo. La mitragliatrice poteva avere una
            cadenza di tiro di centinaia di colpi al minuto, molto superiore a quella di un fu-
            cile a ripetizione, che in condizioni ottimali poteva arrivare a 30 colpi al minuto. 5




            5    Ibidem, pag. 215.
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