Page 38 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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36         Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione




            dell’artiglieria da campagna ai 15, 20 o anche 30 km delle artiglierie di medio e
            grosso calibro. Gli artiglieri, insomma, non dovevano più esporsi in prima linea,
            dove erano un bersaglio privilegiato dei fucili a canna rigata della fanteria, come
            era accaduto durante la Guerra Civile. Gli affusti a deformazione comparsi tra
            la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento aumentarono poi sia la precisione
            che la celerità del tiro, dal momento che non era più necessario rimettere il pezzo
            in batteria e aggiustare il puntamento dopo ogni colpo.
               Una delle ragioni per le quali l’artiglieria così equipaggiata si sarebbe imposta
            sul campo di battaglia fu il parallelo sviluppo delle procedure di direzione del tiro.
            Grazie alle indicazioni fornite con immediatezza da osservatori opportunamente
            posizionati, gli artiglieri potevano impiegare traiettorie paraboliche e sfruttare nel
            contempo la maggior gittata allontanandosi dalla linea di combattimento per ap-
            poggiare la fanteria con il tiro indiretto. A tal fine furono sperimentati il telegrafo,
            l’eliografo e le bandiere di segnalazione, tutti sistemi che si dimostrarono troppo
            lenti o, nel caso dell’eliografo e delle bandiere, troppo dipendenti nel loro im-
            piego dalle condizioni di visibilità. Un primo significativo miglioramento si ebbe
            sul finire del XIX Secolo con le bandiere a lampo di colore, che permettevano di
            sfruttare la semplicità del codice Morse aumentando la velocità di trasmissione,
            ma un decisivo passo in avanti fu fatto al volgere del secolo con il telefono da
            campo, che faceva venir meno il problema della visibilità. Ora l’osservatore non
            doveva più essere in vista sia del bersaglio che della batteria, veniva eliminato il
            tempo di ritardo imposto dalla codifica e dalla decodifica del messaggio in lin-
            guaggio Morse, sfruttando l’immediatezza del linguaggio parlato, ed era possibile
            dirigere simultaneamente il tiro di più batterie su uno stesso bersaglio.
               Un ulteriore salto di qualità si ebbe con l’utilizzo del mezzo aereo. Gli aero-
            stati erano stati impiegati già nel 1794 e poi ancora, dopo un lungo intervallo, nel
            corso della Guerra Civile, ma senza troppo successo per la mancanza di idonei
            mezzi di comunicazione da bordo a terra. Il telefono rilanciò anche la funzione
            del pallone osservatorio, e allo scoppio del conflitto le principali potenze schie-
            ravano anche squadriglie di velivoli specializzati nel cosiddetto servizio d’arti-
            glieria. Fu questa flessibilità nella direzione e nel controllo del tiro, insieme al
            progresso tecnico del materiale, tanto dei cannoni quanto del munizionamento, a
            fare dell’artiglieria un fattore ancora più decisivo sul campo di battaglia di quanto
            non fosse stato nell’epoca napoleonica.
               Frutto delle innovazioni tecnologiche più avanzate, le nuove armi potevano
            essere prodotte in grande quantità grazie al diffondersi dell’organizzazione scien-
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