Page 17 - Atti del primo convegno nazionale di storia militare - Roma 17-19 marzo 1969
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        presentanti  degli  Uffici  storici delle  Forze  Armare,  spesso loro  affidando re-
        lazioni  di  rilievo  e  mettendo  in primo piano  temi di  argomento militare.
            Mette conto eli  ricordare, poi, cbe lo  stesso  Istituto, con  il valido con-
        corso dell'autorità  locali,  ba  organizzato  tre  veri  e  propri convegni di storia
        militare,  a  Mantova,  nel  1959,  a  Macerata  nel  1961,  a  Verona  nel  1966,
        rispettivamente  dedicati  alla  gue.ua  del  1859,  il pòmo,  agli  eventi  del
        1860,  soprattutto  alla  campagna  delle  Marche  e  dell'Ombria,  il secondo,
        alla funzione  e  ali 'importanza storica del Quadrilatero, il terzo. Del  primo e
        del  terzo sono  anche usciti  i  volumi  degli  Arti,  utilissimi  contributi per gli
        studiosi.  Purtroppo,  per vicende locali.,  si  attende ancora  il secondo.
            Valida  testimonianza  di  un  comune  interesse,  rappresentanti  stranieri
        hanno  recato l'apporto  della  Loro  esperienza  e  della loro scienza  ad  alcune
        di queste riunioni.
            Anche da  tali congressi è  risuhara la  necessità che il colloquio e  la col-
        laborazione  tra  i  due  gruppi  dì stodci prima  ricordati  siano  costanti  e  fat-
        tivi.  Per questo ben vengano convegni come  l'attuale, che  tutti  noi conside-
        riamo  premessa e impegno  per altri  più particolari,  nei  quali,  come in que-
        sto, sia  riaffcrmata tale collaborazione.
            Oggi ci proponiamo,  sostanzialmente, di fare il punto sulla storiogtafia
        militare  italiana,  alla  quale  banno  sempre  dato  contributo  efficace  con Je
        loro  pregevoli  pubblicazioni  gli  Uffici  storici  milita.t:i,  e  eli  esaminare il pro-
        blema della documentazione esistente  negli  archivi  delle Forze  annate  e, va-
        riamente  dispet'Sa,  in  quelli  pubblici  e  privati.
            Le quatrro relazioni  affidate a  studiosi  « laici ~. prof.  Leopoldo Sandri
        per la  « Situazione degli  a:rchivi »,  prof.  Alberto Monricone,  su  « La storio-
        grafia  militare italiana e  i suoi problemi >>,  prof. Piero Pieri, che appartiene,
        come  chi  vi  parla,  alla  generazione  della  prima  guerra  mondiale,  sugli
        « Orientamenti per lo studio dì una storia delle dottrine  militari in Italia ~.
        prof.  Luigi  De  Rosa  su  « Incidenza  delle  Forze  armate  sull'economia  del
        paese», per il numero  e  per l'argomento  stanno  a  indicare le vie e  le pos-
        sibilità di  una  storiografia militare  più nuova e  più aperta.
            Benemerita  l'opera  degli  Uffici  storici  militari  le cui relazioni  aprono
        di fatto  i  nosrri  lavori  scientifici.  La  imponente  mole  delle loro pubblica-
        zioni  dimostra  quale  prezioso apporto  essi  abbiano recato  e  rechino  ruttora
        agli studi  storici.  Se  mai,  se  fosse  lecito,  potremmo  rivolgere  loro  un  ap--
        punto di  rroppa modestia nella presentazione della loro attività. Ci rendiamo
        conto  deUe  difficoltà  e  della  delicatezza del  loro lavoro  (polemiche  antiche
        e  recenti  ce  lo dimostrano),  ma  sia  consentito  agli  storici  <<  laici »  di auspi-
        care che la  impostazione scientifica sia sempre predominante rispetto ad altr.e,
        e che, con quelle doverose riserve che regolano la consultazione di  documenti
        d'altra  indole presso  altri  archivi,  anche  l'archivistica  e  la storiografia  mili-
        tare ufficiali -  chi,amiamole cosi -  si liberalizzino, in modo che lo studioso
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