Page 297 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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      sicurezza. l:t sua stabilità e  il suo  progres.~o ma  in  uno scenario  In cui diversi
      sono  l  prot:~gonistl  vènutl  :~Ila  ribalta  dopo Il  declino  delle  potenze  europee,
       l'emergere degli stall arabi e di lsrnele nonché l'affermarsi di unu bipolarlt:l sovie-
       tico-americana. Come in altre arce geografiche. negli anni Sèuanta poteva  Inoltre
       corgersl nel Mediterraneo · un nuovo tipo di conllirro che pass:IVa insieme ai livelli
       interni e :1 qudli intemazion:~li". Er:1 io arto un proces.~o d ì cambiamento clell'"equi·
       librio centroto sulla guerra fredda" in quanto  allo schema Est-Ovest veniva affian-
                                                 7
       candosi. con  U p:~SSaie degli annl, uno  schema  Nord-Sud< J.
          l'Italia ha  interessi  antichi e <tllu:tli, m:ueriali  e spirituali.  in Medio Oriente,
       oltreché: un sommo interesse all:t pace nel Mediterraneo. DI qui l'esigenza espressa
       da  Aldo  Moro di considerare unlcamt!Jlte la situazione glohale nel  Mediterr:~neo.
       E tull:JVìa,  prima la  tragedia  dei palestinesi, sfrumua da  alcuni  sttlti arabi  per  i
       loro  p:lll'ticol:tri  fini,  e  poi  l'Unione Sovietica,  la  cu i  :~ccresciuw presenza  nel
       Mediterraneo - come dichiaro Mo ro  al Consiglio  atlantico di Rom:• il 26 maggio
       1970 - dava  ·motivi di  r!nessionc"  c  poneva  "certamente  dci  problemi" (8J,
       Unione SovietiCI  che ha  ~rruuato in un pinno  più  ampio sia  l  contr,tstl  medio-
       ricntali :sia il nnzionali.smo :u·.1bo.  utìlizzato  come grimalc.lt:llo per  penetrare  nella
       regiOni.' e stringere accordi con i governi ambi alli Imperialisti, hanno trasformato
       Il  Medltemneo  in un teauo permaneme di H!nsioni c  c.li  contrasti.
          Nel deteriorato clima lntern:nìonnle della fine degli anni Scuanta, alla contro-
       versia  tr:t  i  due blocchi per le nrrnl di teatro in  Europa,  si  uggiungcva  il  vuoto
       politico  lascia[() dall'evolversi  della situazione  in  Medio  Oriente  che divenne il
       punto focale della crisi della distensione, e i  cui  connitti furono  in  parte condi-
       zionati dul confromo rm Mosca e Wnshington.  !manto  l'Europa comuniwrl:l - le
       cui  componenti, alleate degli Stati  Uniti a diverso titolo e aventi bisogni diversi
       e  diverse  possibìlirà -, era  inc:~pace di  elaborare  una  efficace azione  Interna-
       zionale comune, attribuendosi un ruolo di contenimento, complementare a quello
       americano,  nei  confronti  dell'Unio ne  Sovietic:t  e  di sensibilit11  ver.so  le  crisi
       locali.  In concreto l'Europa,  inesisu:nte  come:  potenza,  non  fa  nulla  per bloc-
       care le <:onvulsiona imerne del  Lib~no che minacciano <.Il  disrruggerlo; per porre
       fine alla guerra  Lra  ar:tbi e  israeli:mi; per far cess-are  la tensione greco-turca  e il
       conlliuo di CiproC9>
          Dopo  la crisi  di Suez,  la  crescente  influen~ sovietica  nel  paesi  ambi  del
       Mediterraneo.  faceva  di quest'art>a  la  più  instabile  delle  frontiere  della  NATO,
       impernigm sull'l111lia, la Grecia e  la Turchia. Nel Mediterraneo  l'Unione Sovie!ica
       vedeva  la  via  per aggir~1re :1 sud In  NATO e  rinlandizzare  l'Europa,  realizzando
       ciò che Sta li n aveva invano cercato bn.ttalmente di ottenere, premendo sulla Grecia
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       e sulla Turchia  >. Solo Il comggio di Anw:tr Sadat consentiva di ripottarc l'equi-
       librio nel  fìanco meridion:~lc  ddla  NATO che  l'Egl110  di  N:~sser avev:1  invece
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