Page 296 - Missioni Militari Italiane all’estero in tempo di pace (1946-1989) - Atti 27-28 novembre 2001
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MI.VATOIIE MINARDI
della CEE. una terza area è rappresentata daiJ'•insieme" mediterraneo. Vale a dire
l paesi rivieraschi del Mediterraneo e delle sue are~: di rispeuo. in particolare
golro Persico e Corno d't\frio. In quesu vast;~ regtone. che si pub definire l':lrc~
della "diplomnia bilaterale" della polllic;t estera itall:lna perché non coperta da
acrordl di quah>iYoglia natura. l'azione imernationale dell'lulla è stata per molli
anoi pressoché irrilevante. sia per 11 perdurare del colonialismo, per cui il bilu-
terallsmo si sviluppava tra nudrep:llria e coloni::t. sia per la mancanza d1 un ben
definito programma di poliHca estera che l'llulia avrebbe dO\•uto darsi c perse-
guire per l:l salvaguardia e il consoUdamento dei suoi interessi in un contesto
specifiOJmente regionale w.
lnfaui. non solo l' Italia non ha avuto in questi :.mni una politica mediterrone:l
mo non ha fano neppure una politica aruba coerente. dacché \'l sono state in
realtà uiverse c contr.td\lluoric politiche mc:diterranec. Ba~ti pem.are che, mentre
consentiva agli nerel france$l dì sorvolare lo $p:!zio aereo italiano per l'impresa
dJ Suez. Il governo di Roma cercava di mantenere rapporti cordiali con i ribelli
algerini. E cosi, da un lato, si mostrava comprensivo ver$0 il nnìonallsmo arabo
nasscriano e, dall'altro. appoggiav.J la politica conservatrice senussiia In Libi~ <St.
La peculiarità della sua posiz1onc gc:ogrnfica. al centro del Meditermneo, e
la 8rande estensione delle sue coste conferiscono all'Italia una natuf'31e funz10ne
separatrice e mediatrice fra l due bacini di questo maie. secondo le circostanze
e l tempi. che r:tpprcsent:t il c:~mpo d'nlone <.lell'ltalia come nazione europea.
Dopo In fine del secondo conOitto mondi:tle. che ha muiUto i fattori politici e
militari dell'l!alia. !il pari di quelli di tutti gli altri stati. vincitori e vinti. li
conli"Jsto sono tra Washlngton e Mose<~ spingeva l'una e l'3ltm a ricercare nuove
posizioni nel Mediterraneo e a consolida rle Qui, di fronce ali:! c.lecll n~nte
poten1.:1 J)rhanniça, era venuta affermandosi sempre di più quella degli Stati Uniti
per controbilnnciarc le posizioni che l'Unione S<>vietiCl si era :1ssicur:ua neii'Europ:l
oriemale. Ovviamente, tutto dò avvenne per gradi e nttraverso tre momenti deci-
sivi: la collaborazione militare ispano-ameriCJna; la Dottrina Truman. mediante
1:. quale Wnshington si sostlLUl a Londr:a a difesa della Grecin e della Turchill, e
da cui originb il loro ingresso nella NATO nel 1952; l Intervento statunitense per
hloc<:nre l':l7.1onc .1nglo-francese contm l'Egitto di NaSl<er che :IVeva o~ato :;nd:tn:
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l'Occidente. nazionali:uando la Compagnia d~l e11nale di Suc1< >. D'allora in poi
le vicende mediterranee vedono Washington itn prima linea per difendere lsr.telc
mlnacci3to dagli ambi, spiml e riforniti cbli'URSS, c successivamente, per garan-
tire uno spnzio di pace fondata sulla coesistenza arabo-israeliana in Medio Oriente.
Sebbene l'Europa abbia cess:lto di essere il centro e Il motore della sroria del
mondo, divenendo da soggetto oggetto della politica altrui, il Mediterrnneo r'.tppre-
senta wuavl11, ancor più che in pa~a10. un pllasrro fondamemale per la sua