Page 233 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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L'EVOLUZIONE  DELI:ARMA  NEI  PRIMI  DECENNI  DELLA  REPUBBLICA

            È da questo panorama non certamente esaltante, ma nel quale si  cominciava-
        no a cogliere i segnali della rinascita, che anche l'Arma trovò le condizioni per ri-
        svegliarsi. È infatti  negli anni Sessanta, anche grazie a diversi orientamenti politi-
        ci  e ad una nuova disponibilità di  fondi,  che  fu  attuata una revisione della strut-
        tura, finalizzata a renderla idonea a rispondere adeguatamente alle nuove esigen-
        ze  della Nazione. Particolarmente interessati  furono i settori:

            della motorizzazione, con l'adozione delle autovetture veloci, in futuro deno-
            minate "gazzelle", con  l'immissione in  servizio  di  oltre 4.000 automezzi, con
            la realizzazione di una capillare organizzazione manutentiva e di  distribuzione
            che rese  l'Arma praticamente autonoma nel  settore. È comunque del  1957 la
            prima circolare con cui il  Comando Generale, considerata la grande utilità de-
            rivante dall'iillpiego dei  primi Nuclei  radiomobili nelle città di  Milano, Roma
            e Napoli,  ne  potenziò l'organico assegnando ad ogni  Nucleo otto autoradio,
            disponendo di  aver  cura di  non accentrare in un'unica caserma le  "radiomo-
            bili", allo scopo di rendere in ogni momento possibili le "partenze periferiche"
            e la migliore esecuzione dei  piani di  servizi  preventivi  o  di  pronto intervento
            studiati in base alle prevedi bili esigenze locali;
            del  servizio  navale,  con  l'istituzione del  servizio  stesso;  nel  1969 entrarono
            in  servizio  i primi  "skypper" della  classe  "400", se  vogliamo anche goffi  se
            osservati con gli  occhi  di  oggi, ma essi  furono  il  seme  di  uno sviluppo  futu-
            ro, che vedrà operanti  motovedette della  potenza di  2.000 cavalli,  invidiate
            anche dagli  altri Paesi mediterranei;
            del servizio aereo, con l'adozione dei primi vettori AB47J anch'essi avanguardia
            di  urÌa flotta che oggi ha assunto dimensioni ed efficienza mirabili;
            delle telecomunicazioni, con la realizzazione di una rete radiotelegrafica e di
            una rete  telefonica che  consentirono comunicazioni  riservate  ed immediate
            tra il centro e la periferia, nonché di  una catena di centrali operative di grup-
            po (livello  provinciale)  permanentemente in  attività  (24  h su  24),  pronte ad
            entrare in azione su sollecitazione reciproca;
            dei Reparti speciali, con l'istituzione di  nuclei per le investigazioni scientifiche,
            dei  reparti cinofili e subacquei, dei Carabinieri della montagna, del  Comando
            Carabinieri  antisofisticazioni  e  Sanità,  del  Comando  Carabinieri  antidroga,
            quindi  con  la  creazione  di  più  specializzazioni,  resesi  necessarie  a  causa  dei
            sempre più acuti problemi posti dallo sviluppo della socialità e dell'economia;
            dell'organica,  con  l'istituzione  della  XI  Brigata  meccanizzata  forte  di  130
            carri M47. CUtlità venne creata, anche con ['intesa delle Forze Armate e con
            ['avallo politico,  per assolvere  i compiti  operativi  veri  e  propri  di  guerra e
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