Page 29 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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        LE  FORZE  ARMATE  ITALIANE  DALIA  GUERRA  DI  LIBERAZIONE  ALLA  GUERRA  FREDDA

        attacco  (non  dimentichiamo che  il  Trattato Nord Atlantico  prevedeva l'entrata
        in  vigore delle sue misure militari solo nel caso che uno degli  Stati  membri  su-
        bisse un'aggressione sul proprio territorio (il che, sia detto di passata, presentava
        l'inconveniente di lasciare l'iniziativa nelle mani  del potenziale nemico) (35).
           Fu questo un periodo estremamente difficile e sovente angoscioso e tormentoso,
        giustamente, credo, definito "la terza guerra mondiale", in cui gli Alleati si trovaro-
        no sottoposti ad una incessante pressione sovietica che sembrava aver fatto  proprio
        un autentico capovolgimento del  pensiero clausewitziano, fondandosi cioè sul prin-
        cipio secondo cui  la  pace non sarebbe che la continuazione della guerra con mezzi
        differenti, cosa che fu  per altro chiaramente asserita da uno dei capi sovietici il qua-
        le non esitò a proclamare che la così detta campagna "per la pace" non era se non un
        affilato strumento per demolire ed abbattere i paesi designati come "capitalistici" (36).
           Il  momento più critico si ebbe quando le forze armate del così detto "Patto di
        Varsavia" (37),  cioè  dell'Unione Sovietica  e  dei  paesi  ad  essa  asserviti  in  Europa
        passarono apertamente, intorno agli  anni Settanta da  uno schieramento difensi-
        vo  ad uno offensivo;  cominciò la  penetrazione militare sovietica in  una serie di
        paesi  del  Terzo  Mondo  (specialmente  dell'Africa);  furono  puntati  minacciosa-
        mente sull'Europa i missili a medio raggio "SS 20" e le potenze occidentali si tro-
        varono attaccate alle spalle dal  così  detto "movimento per la  pace" organizzato
        e finanziato dai sovietici (ciò mentre nell'URSS ogni propaganda di tipo pacifista
        era punita come· reato!). Tali  problemi furono studiati ed affrontati a fondo, con
        la  partecipazione ed il  sostegno dei  capi  delle  Forze  Armate,  in  un  memorabile
        Convegno tenutosi a Bordighera nel  1982 ove l'allarmante quadro fu  presentato
        all'attenzione dell'opinione pubblica italiana ed internazionale (38).


           (35)  Massimo de  Leonardis,  "La sicurezza  dell'Europa e i rapporti con gli  Stati  Uniti  dal
        Patto di Bruxelles all'identità europea di  sicurezza e di difesa", in:  La Nuova NATO: i membri,
        le strutture,  i compiti, a cura di  M. de Leonardis, Bologna, Il  Mulino, 2001, p.  41  sg.
           (36)  Cfr. su tutto ciò:  Raimondo Luraghi, "L'Italia e le origini della Terza guerra mondiale",
        in:  I:ltalia del Dopoguerra, cit., p.  169 sg.
           (37)  Cfr.:  The  Warsaw  Pact:  Political  Purpose and Military  Means,  a  cura di  Robert W.
        Clawson e Lawrence S.  Kaplan, Wilmington, Delaware, SRI,  1982.
           (38)  Il Convegno fu organizzato dal Centro Studi sulla Difesa dell'Università di Genova con
        il  sostegno del  Consiglio Italiano delle  Ricerche. Vi  parteciparono oltre ad altissime personalità
        scientifiche  e  militari  di  tutto  l'Occidente,  il segretario  generale  della  Difesa,  il  capo di  Stato
        Maggiore della Difesa ed i tre capi delle Forze Armate.  Vedi ne gli atti in:  Difesa dell'Occidente
        e Minaccia Nucleare, a cura di  Raimondo Luraghi, Genova, Compagnia dei·Librai,  1984.
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