Page 34 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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.. DOMENICO MARCOZZI
(Dozza il sindaco della ricostruzione ed il coevo cardinale Lercaro vengo-
no riconosciuti, per i loro atteggiamenti, come i corrispondenti più evoluti di
Peppone e Don Camillo).
Sulla targa si può leggere:
Da questa porta
la mattina del 21 aprile 1945
entrarono le truppe
del 2° Corpo d'Armata polacco
che contribuirono
alla liberazione di Bologna
ed alle quali il Sindaco Dozza
dichiarò:
«Nell'assumere la carica
all'atto della liberazione della città
attesto
che le truppe
del 2° Corpo d'Armata polacco
dopo violenta battaglia
contro i tedeschi
hanno liberato la città di Bologna
alle ore 6 del 21 aprile 1945"
Dei soldati italiani del gruppo di combattimento "Legnano" che agivano a
fianco dei reparti polacchi, non viene fatto alcun cenno.
Alla stessa maniera non viene ricordato il gruppo di combattimento "Friuli"
che nelle stesse ore entrava in Bologna attraverso Porta S. Stefano dalla Strada
Firenze-Bologna.
I più cattivi o maligni, in aggiunta, vogliono vedere in quella targa, sicura-
mente un riconoscimento alle truppe polacche, ma, sistemata sulla porta nel
1980, anche un omaggio all'Esercito polacco che al momento militava nell'ambi-
to del Patto di Varsavia.
Tuttavia, occorre ricordare che la lotta partigiana sull'Appennino Tosco Emi-
liano non era stata certo simbolica e ne fanno fede le centinaia di foto di caduti,
collocate sul Muro-Sacrario del Palazzo Comunale (il Palazzo d'Accursio) dove è
custodito il Gonfalone della Città di Bologna decorato di Medaglia d'Oro al Val or
Militare proprio per le stesse vicende.