Page 38 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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-                                                         DOMENICO  MARCOZZI





                Ai  numerosi interventi a causa di esondazioni di fiumi (S.Felice sul Panaro, Fi-
            nale Emilia, e cosÌ via),  i militari sono chiamati ripetutamente anche in occasione
            di scioperi, piuttosto frequenti,  nel  periodo, e tanto per citare un esempio quello
            in funzione di  "boari" nella provincia di  Ferrara, allo scopo di salvaguardare il  pa-
            trimonio zootecnico che avrebbe subito notevoli perdite a seguito dell'astensione
            dal  lavoro degli operai addetti.
                Nell'estate del  1958 lo Stato Maggiore Esercito decise  la mobilitazione della
            Divisione "Trieste".
                Era una prova che da un lato serviva a valutare la rispondenza delle predi-
            sposizioni per tale tipo di  operazioni e dall'altro, fatta qui  in  Emilia Romagna,
            serviva a verificare quale sarebbe stata la risposta dei richiamati provenienti per
            la  quasi  totalità  da  questa  regione  che  si  connotava,  come  abbiamo  detto,  di
            precisi  riferimenti politici.
                La  "guerra  fredda"  fra  i due  blocchi,  la  NATO  ed  il Patto  di  Varsavia  che
            avrebbe toccato i vertici  qualche anno più tardi con la crisi  di  Cuba, era comun-
            que a livelli piuttosto elevati e vedeva gli Stati Uniti in una rincorsa alla tecnologia
            russa dopo il lancio e la messa in orbita dei  primi Sputnik.
                Cesperimento di  mobilitazione chiamato appunto "esperimento Trieste", ebbe
            inizio il  24 luglio e terminò il 6 settembre. Nei 45 giorni si provvide al richiamo dal
            congedo dei  riservisti, alla loro vestizione, alla costituzione dei  reparti  per portare
            la Divisione ad organici di guerra, ed alle attività addestrati ve di aggiornamento.
                In  totale  furono  richiamati  oltre  12500  riservisti  di  cui  circa 500 Ufficiali  e
            1000 Sottufficiali. La Divisione passò da poco più di 3000 uomini ad oltre 16000.
                Negli ultimi 20 giorni, tutti i nuovi reparti dislocati sull'Appennino da Car-
            pegna /Pesaro)  alle aree adiacenti i Passi della Futa e della Raticosa, effettuarono
            prima le esercitazioni in bianco a tutti i livelli,  poi quelle a fuoco.
                I risultati  furono  estremamente positivi  sia dal  punto di  vista della mobilita-
            zione (i  riservisti risposero,  praticamente al  100%), sia per quanto attiene alle at-
            tività  organizzative  ed  addestrati  ve  che  raggiunsero  tutti  gli  scopi  previsti.  Cap-
            prezzamento delle autorità centrali politiche e militari fu  sincero e rispondente e
            fu completato da un elogio del presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, che
            aveva assistito ad una delle più importanti esercitazioni a fuoco.
                Nel  1960,  ha luogo la  prima delle grandi, cosiddette "ristrutturazioni" delle
            Forze Armate.
                Le  cinque Divisioni "leggere" del Centro-Sud Italia, (Trieste, Friuli, Pinero-
            lo,  Avellino  e  l'Aosta  in  Sicilia)  vengono  contratte in  Brigate  pur mantenendo
            inalterate le  denominazioni.
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