Page 41 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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         LA  C1ITA  DI  BOLOGNA  E LE  FORZE  ARMATE
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             Sono  queste,  espressioni  piuttosto  inconsuete  da  parte  della  municipalità
         che  però  trovano  apprezzamenti  e  danno  l'idea  che,  forse,  qualcosa  sta  cam-
         biando, e Bologna è  fra  le  prime città ad  intitolare una via del centro storico ai
         Caduti  di  Ccfalonia.
             A metà degli  anni settanta si  comincia a parlare di  "compromesso storico" ed
         allora, da una parte dell'opposizione, si  cerca di  far rientrare nei ranghi gli elemen-
         ti  più pericolosi, ma la  manovra è difficile.
             A Bologna gli  episodi più significativi  si  ebbero nel  marzo 1977 con una spe-
         cie  di  insurrezione  studentesca e  giovanile  con  saccheggi  d'armerie  e  ristoranti  e
         con "espropri proletari".
             Istruzioni sulla guerriglia, avvertimenti sui  movimenti delle  forze dell'ordine
         e su dove accorrere per meglio contrastarle, venivano date da "Radio Alice",  ma
         se  la  Polizia  irrompeva  nello studio  radiofonico,  gli  intellettuali  "progressisti" si
         mobilitavano per protestare contro la  repressione.
             In  uno dei  tanti  scontri  perse la  vita lo studente  Francesco  Lorusso dirigente
         di  Prima  Linea  e  questo  inasprì  ulteriormente  le  manifestazioni  e  le  vendette
         contro le  forze  dell'ordine.
             Una svolta decisiva, sia da parte dell'Autorità Politica sia da parte della Magi-
         stratura si  ebbe, come è noto,  dopo il  sequestro e l'assassinio di  Aldo Moro nella
         primavera del  1978.
             Negli anni successivi, i reparti  di  Bologna intervennero, come sempre, in tutti i
         casi di  calamità naturali od anche provocate dall'uomo e solo per citare un esempio:
         concorso alla  bonifica  delle  acque  del  Po,  poi  in  forma  massiccia  in  soccorso delle
         popolazione dell'Irpinia e della Campania, colpite dal tremendo sisma del  1981.
             Per  l'impegno e  la  dedizione dimostrati  nella circostanza, diversi reparti della
         "1ì'ieste" e  di  altre unità del  bolognese, ottennero riconoscimenti  ed  encomi ed
         anche  medaglie al  Valor  Civile alla  Bandiera.
             Ma prima, Bologna aveva dovuto vivere la tragica giornata del  2 agosto 1980
         con la  strage alla Stazione Centrale etichettata immediatamente di  marca fascista.
             I  militari  in  quell'occasione  dettero  dimostrazione  di  una  prontezza  d'inter-
         vento,  di  una capacità organizzativa ed un'abnegazione cosÌ  totale che la  munici-
         palità e tutta la popolazione, riconobbe come il  comportamento degli uomini con
         le stellette era stato così ammirevole da meritare ogni elogio, e si  ammise che mol-
         ti  dei  superstiti di  quella tragedia ebbero salva la  vita grazie all'immediatezza e la
         rispondenza dei soccorritori  nei  quali  si  videro proprio i militari,  primi  in  assolu-
         to rispetto ai  vigili del  fuoco, alle forze  dell'ordine ed alle organizzazioni sanitarie.
             Ci  furono giusti riconoscimenti ed attestati, che misero in luce ancora una vol-
         ta la doppia e contrastante esigeni',a del  popolo emiliano: salvaguardare l'ideologia
         e  riconoscere la  realtà anche se  non in  linea con  il  dogma.
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