Page 43 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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FORZE . ARMATE E SOCIETÀ: IL RITORNO DEI REDUCI
TRA INDIFFERENZA E RIMOZIONE
ANNA MARIA ISASTIA
Alla fine del secondo conflitto mondiale rientrarono in Italia più di un mi-
lione e mezzo di militari tra ex combattenti ed ex prigionieri. Oltre un milione
e quattrocentomila erano soldati italiani - di ogni ordine e grado - che avevano
vissuto l'esperienza della prigionia, secondo i dati dell'Alto Commissariato per i
prigionieri di guerra. Sono numeri molto alti e diventano ancora .più significati-
vi se riflettiamo al fatto che accanto ad ogni reduce c'è un nucleo familiare. Dun-
que sono state milioni anche le famiglie coinvolte nel trauma della lontananza e
della prigionia di un congiunto.
Eppure questa realtà - insieme a tante altre di quel difficile periodo - è stata
cancellata per decenni sia dai diretti interessati sia dai politici sia dagli storici.
Un motivo di tale rimozione è sicuramente legato al pessimo rapporto che la
cultur~l italiana ha sempre avuto con il tema della prigionia.
La vicenda dei prigionieri italiani detenuti dal Negus clopo la sconfitta cii Aclua
del 1896 divenne uno dei motivi di scontro tra le varie componenti politiche del tem-
po. Una azione risoluta e chiara delle nostre autorità avrebbe già all'inizio dell'estate
del 1896 risolto il problema. Invece la questione si trascinò a lungo e i prigionieri fu-
remo usati come pedine sulla scacchiera delle relazioni tra le nazioni. Il primo scaglio-
ne di ex prigionieri giunse in Italia nel febbraio 1897. La maggior parte rimpatrierà
tra l'autunno ciel 1897 e l'aprile 1898, partendo dai porti cii Massaua e Zeila.
Caccoglienza in Italia, a Napoli, fu punitiva: lo sbarco avvenne di notte, coi
carabinieri che tenevano lontana la popolazione e col trasporto al galoppo in ca-
senna nei carri dell'artiglieria. Seguirono lunghi interrogatori in caserma, ma non
ci furono processi. I militari furono però defraudati di parte del soldo e dei ricor-
di portati dallo Scioa e di ffidati dal parlare coi giornalisti della prigionia e tanto
meno della battaglia di Aclua (l).
Così i prigionieri cii Adua tacquero, come ammutolirono, più tardi, i prigionieri
di Caporetto e gli ex IMJ dei Lager: le trame della storia si ripetono!
(1) l "rigionieri di gllerra nella storia d'Italia, a cura di Anna Maria Isastia, Roma, quaderni
ANRP, 2003, p. 2.1-29.