Page 352 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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che con i Trattati di Roma (1957) aveva avviato il processo di integrazione tra i
Paesi dell'occidente (Euratom, CECA, MEC, CE, UE) - con il recente allarga-
mento a venticinque e con quelli "programmati" per Croazia, Romania, Bulga-
ria e Turchia (5). Rimane invece "aperto" il problema balcanico (Serbia, Monte-
negro, Macedonia, Bosnia, Kosovo, Albania) e le soluzioni da adottare per una
"regione" sicuramente europea ma attraversata da una complessità etnica, na-
zionale e religiosa che ha mostrato come l'UE sia ancora molto lontana da
adottare strumenti comuni di politica estera e politica di sicurezza.
Cemergere di altri scenari di crisi ha comunque posto in secondo piano la que-
stione balcanica e il clima di tensione oggi esistente non va addebitato ai soli, tra-
gici eventi dell'll settembre 2001. Cattacco alle Twin Towers risulta piuttosto es-
sere l'effetto di un più lungo processo di destabilizzazione degli equilibri geopoli-
tici determinati dalla caduta del muro di Berlino, dall'implosione dell'Unione so-
vietica e dalla fine della guerra fredda ma segnali non secondari di nuove realtà
erano facilmente leggibili già negli anni Settanta del XX secolo. Mi riferisco alla
"rivoluzione" islamica dell'ayatollah Khomeyni in Iran nel 1979 che avrebbe do-
vuto destare attenzione e preoccupazione nei "gestori" della politica internaziona-
le in quanto manifestazione estrema di un Islam "politico" che rifiuta qualsiasi rap-
porto e contaminazione con i valori occidentali, massimamente con quello della
"modernizzazione" che secondo i superficiali teorici della "globalizzazione" avreb-
be dovuto investire e trasformare il modo secondo il modello di sviluppo capitali-
stico occidentale con l'assoluta libertà dell'economia di mercato e sistemi politici
democratici. La vittoria di Khomeyni ha aperto la strada alla proliferazione di par-
titi estremisti i quali, basandosi su una discutibile interpretazione del Corano han-
no fatto del terrorismo la loro principale arma di lotta e di conquista del consen-
so. Mi riferisco al Jamaat al Islami (Pakistan e Afghanistan), ai Fratelli Musulmani
che ha generato Hamas in Palestina, al FIS in Algeria, agli Hezbollah in Libano, al
partito Islah nello Yemen, al Fronte Islamico Nazionale in Sudan, al Nahda in Tu-
nisia, al Partito della Rinascita islamica in Tagikistan e molti altri ancora. Li acco-
muna la volontà di "islamizzare" tutta la società rendendola impermeabile ai va-
lori esterni. Un progetto teocratico decisamente "reazionario" che si alimenta al-
l'interno con il fanatismo religioso e all'esterno per le. molte crisi non risolte - co-
me quella, preesistente, israelo-palestinese - e per le errate valutazioni politiche e
strategiche delle potenze occidentali. La fine dell'Unione sovietica avrebbe dovuto
far riflettere sul destino di quella parte cieli' Asia che gli zar avevano conquistato
(5) Antonello Biagini, Storia della Turchia contemporanea, Bompiani RCS, Milano 2002
c ID., Storia della Romania contemporanea, Bompiani RCS, Milano 2004.