Page 353 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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         LE  FORZE  ARMATE  E I NUOVI SCENARI  INTERNAZIONALI

         e  i  bolscevichi  erano  riusciti  a  mantenere  nel  nuovo  assetto ideologico e  politico
         sovietico. Una pur minima conoscenza delle vicende storiche di quell'area negli an-
         ni  che vanno dal  1917  (anno  della  Rivoluzione d'Ottobre)  al  1921-22 (anno del
         definitivo consolidamento del  potere sovietico) (6)  avrebbe dato la dimensione del
         processo  centrifugo  che  si  sarebbe  ineluttabilmente  sviluppato  con  la  fine  del-
         l'URSS.  I.;opinione  pubblica  occidentale - e  non solo - si  è  trovata,  improvvisa-
         mente, di fronte a realtà sconosciute come l'Adigezia, il  Karacevo-Cerkessia, il Ka-
         bardino-Balcaria, l'Ossezia settentrionale, l'Inguscezia,  la Cecenia che sono altret-
         tante repubbliche che si  costituiscono all'interno della Federazione russa mentre la
         Georgia, l'Armenia e l'Azerbaigian si  costituiscono come stati indipendenti. Inevi-
         tabile a quel punto appare la dichiarazione di indipendenza dell'Abkhazia a danno
         della Georgia e del Nagorno-Karabak a danno dell'Azerbaigian. In tutta l'area ini-
         ziano conflitti interetnici la cui soluzione appare ancora lontana per gli inevitabili
         tentativi della Russia di  Putin a  riproporsi come potenza "regionale" con interessi
         che legano insieme politica di sicurezza e politica economica.
             Tutto ciò si  collega concretamente al problema delle risorse petrolifere le quali,
         contrariamente a  quanto affermato pure da autorevoli studiosi nel recente passato,
         non sono destinate ad esaurirsi nel breve e medio periodo. Il  controllo di tali risor-
         se, a prescindere anche dal prezzo di acquisto che sembrava essere uno dei punti car-
         dini negli anni Settanta dci XX secolo, è attualmente al centro dei nuovi calcoli stra-
         tegici  delle grandi  potenze, in parti colar modo degli Stati  Uniti  d'America.  La vul-
         nerabilità dei sistemi industriali avanzati, è noto, consiste proprio nell'approvvigio-
         namento e utilizzo delle risorse energetiche per le  quali divengono "dipendenti" da
         paesi esterni i quali,  in  maggioranza, sono retti da sistemi politici decisamente lon-
         tani  dalle  categorie  politiche  dell'Occidente  consolidatesi  nel  lungo  cammino  che
         dall'età moderna ne ha caratterizzato  lo  sviluppo.  La  nascita dello Stato laico  mo-
         derno - attraverso processi non sempre lineari - separa il  potere politico da quello
         religioso, pone fine all'assolutismo regio e al  sistema nobiliare, divide il  potere legi-
         slativo da quello esecutivo e da quello giudiziario con momenti topici come la rivo-
         luzione industriale inglese, quella americana e quella francese e dunque gli statuti e
         le costituzioni, lo Stato borghese e nazionale costituisce un percorso che interessa so-
         lo una parte - pure ristretta - del  mondo.  In  questo senso trova una spiegazione



             (6)  CUfficio storico dell'Esercito sta  pubblicando la  rielaborazione di  tre tesi di  dottorato
         (dottorato in  Storia d'Europa dell'Università di  Roma  "La Sapienza"), curate da Manuela Pelle-
         grino sull'Ucraina, di Ilaria Sale sulla Transcaucasia e da Francesco Randazzo sulla Siberia che ri-
         guardano proprio il periodo in  questione mentre presso la cattedra di cui sono titolare sono sta-
         te discusse  numerose tesi  le  cui sintesi sono state pubblicate nel  volume Eredità del XX secolo e
         questioni di lJOlitica internazionale, a cura di Andrea Cenderello, Periferia, Cosenza 2002.
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