Page 132 - Giuseppe Garibaldi. L'Uomo. Il Condottiero. Il Generale - Atti 10 ottobre 2007
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guerra d’indipendenza, conclusasi anche con l’amarezza della sconfitta diplomatica
al tavolo del Trattato di pace italo-austriaco, firmato a Vienna il 3 ottobre 1866, che
(richiamandosi al Patto segreto austro-francese del 12 giugno) prevedeva la cessione
del Veneto a Napoleone III che, a sua volta, lo avrebbe trasferito al Regno d’Italia.
Certo, sul piano del realismo politico si poteva festeggiare la tanto sospirata “libe-
razione” di Venezia, anche se ad un alto costo militare e diplomatico. Diverso invece
il destino dei nostri alleati prussiani che, il 23 agosto 1866, avevano firmato con l’Au-
stria il Trattato di Pace di Praga, in forza del quale l’Austria accettava di imboccare
il viale del tramonto come grande potenza egemone della vecchia Confederazione
germanica ormai dissolta. Il mondo germanico guardava alla Prussia, nuovo astro
nascente, che esercitava un potere di attrazione sempre più forte, culminato poi, nel
volgere di pochi anni, nella straordinaria realizzazione dell’unificazione tedesca.
Intanto Giuseppe Garibaldi dopo lo scioglimento, il primo settembre 1866, del
suo Corpo dei volontari, rientrava come sempre da semplice cittadino a Caprera. Vi
sarebbe rimasto ben poco: Mentana era vicina.

