Page 290 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
P. 290
290 Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.
L’esercito borbonico, nonostante le speculazioni e le leggende sviluppate-
si negli anni successivi alla battaglia, il 1 e 2 ottobre 1860 non godeva della
40
superiorità numerica . Le forze impegnate in combattimento furono com-
plessivamente 28.000 effettivi, delle quali 8.000 circa distaccate con la divi-
sione di von Mechel. L’Esercito Meridionale il 1 ottobre contava 20.336
effettivi, il che portava il rapporti di forze tra i due eserciti a 1:1,4 in favore
dell’armata borbonica. Nel dettaglio la situazione, suddivisa per fronte attac-
cato, era la seguente:
Settore del fronte
Sant’Angelo Santa Maria Maddaloni
Raffronto delle 1 : 1,7 1 : 2,3 1,5 : 1 **
forze in campo
tra l’Esercito Dopo il rinforzo Dopo il rinforzo
Meridionale e della brigata Sacchi della Divisione Türr
l’esercito
borbonico 1 : 1,2 1,2 : 1
Dopo il rinforzo della
Divisione Türr
1,7 : 1 *
* La proporzione suggerita da Garibaldi Junior, la battaglia del Volturno cit., p. 35, di 1 :
2 non tiene conto dei rinforzi inviati a soccorso della Divisione Medici e del fatto che, da
parte borbonica, la Divisione Colonna rimase sempre in riserva senza prendere parte ai
combattimenti.
** La proporzione suggerita da Garibaldi Junior, la battaglia del Volturno cit., p. 35, di 1 :
1,6 a vantaggio borbonico non è corretta per i combattimenti di Maddaloni, in quanto vi
prese parte l’intera divisione di Nino Bixio, forte di 5.653 effettivi, contro la sola Brigata
von Mechel che disponeva in tutto di 3.840 uomini. Trevelyan, Garibaldi and the making
of Italy cit., pp. 341-345
40 La cifra più diffusa era quella dei 40.000 effettivi. A solo titolo di esempio cfr. G. Ansiglio-
ni, Memoria della battaglia del Volturno del 1o e 2 ottobre 1860, Torino 1861, pp. 20-21
(39-40.000); Fasolo, G. Garibaldi e la battaglia del 1. ottobre 1860 cit., p. 20 (i Regi il 7
settembre in Capua e dintorni non contavano meno di 40 mila uomini, il cui numero il 1.
ottobre dovette essere piuttosto superiore che inferiore). L’analisi migliore rimane quella
di Trevelyan, Garibaldi and the making of Italy cit., pp. 341-342.