Page 295 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Volturno 1860. l’ultima battaglia 295
Appigli tattici. La stampa dell’Illustrated London News raffigura efficacemente l’impiego fatto
dalle truppe borboniche delle strade agricole della zona, il cui tragitto spesso sprofondava nel
terreno a causa dell’intenso uso, spesso di secoli. Garibaldi stesso, mentre in carrozza superava
su un ponte una di queste vie, fu attaccato da alcuni cacciatori dell’11° Battaglioni che stavano
transitando proprio sotto il convoglio del generale. i proiettili uccisero il cocchiere e crivellarono
di colpi la carrozza. Scesi dal mezzo di trasporto, Garibaldi e i suoi aiutanti furono immediata-
mente soccorsi dai carabinieri genovesi di Mosto e dai lombardi di Simonetta, i quali contrattac-
carono respingendo il nemico.
4. “la loro ora più Bella”: Sant’angelo e ponti della valle
La Battaglia del Volturno, data l’ampiezza del fronte e le scelte operative
borboniche di separare le proprie forze, si spezzettò in non meno di tre scon-
tri principali, Sant’Angelo in Formis, Santa Maria di Capua e Maddaloni. Per
l’esercito di Francesco II fu un campo di battaglia dove le tattiche e le dottri-
ne di impiego adottate da tempo furono per la prima volta seriamente testate
in un combattimento campale ad alta intensità. Mentre la fanteria di linea
ebbe per tutta la giornata notevoli difficoltà di movimento e una Combat
Effectiveness piuttosto ridotta. Le truppe che fecero la differenza, e che riu-
scirono quasi a strappare la vittoria fu l’eccellente fanteria leggera, che da
sola formava i quadri di ben tre brigate, Polizzy, Barbalonga e von Mechel.
Le efficaci tattiche di combattimento basate sugli agili battaglioni di manovra