Page 297 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Volturno 1860. l’ultima battaglia 297
Lo sviluppo dell’attacco della Brigata von Mechel a Ponti della Valle. Il 2° Battaglione Carabinieri
fu in grado di impadronirsi del Monte Caro, mettendo in crisi anche l’ala sinistra della Divisione
Bixio. Da quel luogo sarebbero potuti giungere gli eventuali rinforzi della Brigata Ruiz. Tuttavia i
garibaldini rimasero saldamente in possesso delle alture di San Michele, mentre gli uomini di Ruiz
non comparvero se non nel pomeriggio inoltrato. La riconquista da parte garibaldina del Monte
Caro mise di fatto fine all’azione della Brigata von Mechel.
netta superiorità numerica, dal momento che Medici aveva ai suoi ordini non
più di 4.000 camice rosse, rinforzate in un secondo tempo da 1.800 della
brigata Sacchi.
Nel settore di S. Angelo era al comando delle operazioni il maresciallo
Gaetano Afàn de Rivera, palermitano quarantaquattrenne, appartenente ad
una famiglia di origine spagnola. Si era distinto nel corso della campagna di
Sicilia del 1848-49, dove era stato decorato con la medaglia d’oro al valore e
la croce di S. Giorgio, guidando in battaglia il 4° Battaglione Cacciatori.
Aveva alle sue dipendenze due ottimi comandanti di brigata: il brigadier
generale Gaetano Barbalonga, quarantacinquenne di Palermo, decorato per i
combattimenti in Calabria nel 1849 come capitano del 6° Reggimento
Farnese, e il colonnello Vincenzo Polizzy, quarantasettenne anch’egli paler-
mitano, brillante ufficiale d’artiglieria, decorato due volte nella campagna di
Sicilia del 1848-49.
La prima brigata impegnata in combattimento fu quella di Polizzy, forma-
ta principalmente da fanteria leggera (7°, 8°, 9° e 10° Battaglioni Cacciatori,
Batteria n° 13, e uno squadrone del 1° Reggimento Ussari). Immediatamente