Page 301 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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Volturno 1860. l’ultima battaglia 301
tava le acque ai giardini del parco reale di Caserta. Bixio aveva chiuso lo
sbocco alla pianura di Caserta schierando in questo modo le sue truppe:
- avamposti - Un battaglione verso Valle di Maddaloni;
- destra. La Brigata Eberhard era posta per metà lungo versante del Longano
in vici nanza dell’Acquedotto. In caso di ritirata occorreva servirsi dell’ac-
quedotto e raggiungere la cresta di Villa Gualtieri. Il secondo reggimento
della brigata era schierato a sinistra (ovest) dell’acquedotto;
- centro. In questa posizione fu posta la Brigata Spinazzi, schierata a difesa
delle alture di Villa Gualtieri. Un secondo battaglione fu sistemato a caval-
lo della rotabile Ponti della Valle - C. Santoro, con due obici da 12;
- sinistra - Due battaglioni (Menotti Garibaldi e Boldrini) al comando di
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Dezza erano sistemati sulla cima del Monte Caro , coll’ordine di difende-
re questa posizione fino all’estremo, perché protegge le comunicazioni
con Caserta, ove si trovano la riserva ed il comando di Garibaldi;
- riserva - Gli altri due battaglioni della brigata Dezza erano sulle alture di
S. Michele alle porte di Maddaloni. La colonna Fabrizi era a S. Salvatore,
mentre un’altro battaglione aveva preso posizione presso le rovine del
castello di Maddaloni.
Nonostante l’inferiorità numerica, alle 7 del mattino del 1 ottobre von
Mechel scatenò l’attacco lungo tre direttrici: Monte Lungano, fondovalle,
Monte Caro. Le tattiche di combattimento della fanteria leggera borbonica,
così come stava avvenendo a Sant’Angelo, funzionarono magnificamente. Le
unità garibaldine, molto più raccolte ed incapaci a manovrare efficacemente,
furono colpite frontalmente e sui fianchi dall’azione di von Mechel. La
Brigata Ebherardt, dopo duri combattimenti, cedette di schianto, fuggendo
disordinatamente. Proprio in questo settore, nei pressi del Mulino di Ponti
della Valle, cadde in combattimento il capitano Emil von Mechel, figlio unico
del generale. Al centro, lo stesso generale Mechel espugnò i Ponti della Valle,
mentre sulla cima del Monte Caro le tre compagnie di presidio, al comando
del maggiore Cesare Boldrini, furono ricacciate indietro. La Brigata Dezza a
questo punto dovette ritirarsi al poggio della Siepe, contrafforte di monte
Caro.
Tutto si era svolto con una notevole rapidità, specie se confrontato con
quanto stava avvenendo a Sant’Angelo. Entro le 12 la brigata von Mechel
48 Oggi il toponimo è Monte Calvo.