Page 338 - Il Risorgimento e l'Europa - Attori e protagonisti dell’Unità d’Italia nel 150° anniversario - Atti 9-10 novembre 2010
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338 Il RIsoRgImento e l’euRopa. attoRI e pRotagonIstI dell’unItà d’ItalIa.
i garibaldini entrarono nel porto siciliano con i due piroscafi Lombardo e
Piemonte, forniti (o fintamente predati) dall’armatore e carichi dei volontari
imbarcati a Genova ed armati a Talamone. I due piroscafi sono i classici mer-
cantili a ruote dell’epoca, quindi disarmati e poco manovrieri, anche il loro
equipaggio è raccogliticcio e non ha nulla di militare. Giustamente quindi,
visto che il porto non presenta difese attive, si procede allo sbarco delle forze
imbarcate nel modo più rapido possibile, che avviene senza alcuna resistenza
avversaria ed i garibaldini si portano lontano dalle banchine per evitare azio-
ni delle navi borboniche in avvicinamento cercando di distruggere i due
piroscafi con cui sono arrivati.
La Marina Borbonica è presente in zona con tre unità agli ordini del
Brigadiere (Commodoro) Don Francesco Cossovich, si tratta della fregata a
vela Partenope, della pirocorvetta Stromboli e del piccolo vapore Capri.
Queste unità facevano parte di una piccola forza navale inviata a pattugliare
le coste siciliane per prevenire sbarchi di invasori. Le unità, forse troppo
poche ed inadatte tecnicamente alla bisogna, erano state disposte lontane una
dall’altra per cercare di coprire tutta la costa. Questo provvedimento fu in
seguito molto criticato, ma, a nostro parere, non poteva essere differente in
un periodo di pace in cui la navigazione mercantile e la pesca dovevano man-
tenersi inalterate ed a contrastare gli eventuali sbarchi avrebbero dovuto
pensare le consistenti truppe presenti nell’Isola. Per intercettare in mare ed
effettuare il fermo e la visita di unità sospette si doveva avere quindi una certa
dose di fortuna soprattutto in presenza di navi a vapore. Come abbiamo visto
la Partenope era la nave militarmente più significativa, ma a vela e quindi
legata a complicate manovre di avvicinamento a terra. L’unità varata nel 1834
dislocava circa 2.300 tonnellate ed era armata con 36 cannoni da 80 libbre e
proprio per la complessa manovra delle vele avevano un numeroso equipag-
gio di 420 persone, non ci è noto se a bordo, come era uso in quel tempo, vi
fossero anche elementi delle Truppe da Sbarco. L’unità che intervenne abba-
stanza celermente a sbarco già effettuato fu la pirocorvetta Stromboli, al
comando del C.F. Guglielmo Acton, un distinto ufficiale, che sarà nel 1870
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Ministro della Marina italiana . La corvetta era stata costruita in Gran
Bretagna nel 1844, era dotata di una macchina alternativa a vapore di 200 HP,
armata con otto cannoni di vario calibro, tra cui quattro ottimi Paixhans da 30
libbre, aveva il trinchetto a vele quadre e la maestra a vele auriche. Dal punto
di vista militare poteva considerarsi una buona unità.
3 Garbriele M- Guglielmo Acton- USMM, 2001

