Page 67 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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             Il Generale Efisio Marras
             e la ricostruzione dell’esercito



             antonino ZarCone      1



                  a trattazione di alcune vicende anche solo in parte caratterizzate da una vena
             L biografica, potrebbe risultare estranea o quanto meno eccezionale rispetto
             alla linea editoriale che l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito per-
             segue oramai da tempo. La lettura di questo intervento, tuttavia, pone in evidenza
             che la connotazione di eccezionalità è ben meritata per due ordini di motivi: la
             grandezza dell’uomo e la particolarità dell’attività svolta dal Generale Marras nel-
             la veste di Capo di stato maggiore dell’Esercito nel periodo cruciale che va dal
             febbraio 1947 al novembre 1950.
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                Efisio Marras nacque a Cagliari  nel 1888, dopo aver frequentato l’Accade-
             mia militare di Torino è nominato sottotenente di artiglieria nel 1908. Da tenente
             prestò servizio in Egeo e da capitano, durante il primo conflitto mondiale, dal
             marzo 1916 all’aprile 1917, in Albania, prima presso il 37° reggimento artiglieria
             da campagna, poi quale addetto all’ufficio operazioni del corpo di occupazione.
             Maggiore nello stesso anno, negli anni 1920-1921 il Marras frequentò la Scuola
             di Guerra e successivamente l’Istituto di Guerra Marittima di Livorno. Assolse,
             in seguito, diversi incarichi di stato maggiore anche quale Capo dell’Ufficio del
             Capo di stato maggiore Generale maresciallo d’italia Pietro Badoglio. Promosso
             tenente colonnello nel 1926, dal 7 settembre 1933 al 1° settembre 1936 comandò
             il 6° reggimento artiglieria pesante campale. Da Generale di Brigata a Generale
             di Corpo d’Armata, fu prima addetto militare a Berlino, poi capo della missione
             militare italiana di collegamento presso il comando supremo tedesco. il 9 settem-
             bre 1943 fu internato in Germania e, successivamente, tradotto in Italia per essere
             consegnato alle autorità della Repubblica di Salò che lo rinchiusero in carcere, dal
             quale evase per rifugiarsi in Svizzera. Dal 20 maggio 1945 al 31 gennaio 1947
             ricoprì la carica di Comandante del Comando Territoriale di Milano, per ricoprire
             poi quella di Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e, il 1°dicembre 1950, quella


             1  Colonnello di S.M. Capo  dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, laureato
                in Scienze strategiche all’Università di Torino ed in Scienze diplomatiche ed internazionali
                all’Università di Trieste. Ha partecipato alle operazioni militari in Bosnia, Timor Est ed in
                Iraq.
             2  A. Biagini- A. Gionfrida, Lo Stato Maggiore generale tra le due guerre, pag. 437-438,
                UFFICIO STORICO – SME, Roma 1987 e S.Pelagalli, Il Generale Efisio Marras addetto
                militare a Berlino (1936-1943).
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