Page 72 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
P. 72
72 L’ItaLIa 1945-1955, La rIcostruzIone deL Paese e Le Forze armate
“UNITA’:
- otto divisioni di fanteria (delle quali una di immediato impiego, tre di pronto
impiego e quattro da completare all’atto della mobilitazione); 17
- tre divisioni di fanteria motorizzate;
- tre brigate alpine;
- tre brigate corazzate;
TRUPPE Di C.A.:
- due battaglioni mitraglieri;
- un battaglione mortai;
- cinque reggimenti artiglieria pesante campale ;
- quattro reggimenti art. c. a. pes.;
- due reggimenti art. c.c.;
- due battaglioni minatori;
- due battaglioni pontieri;
- tre battaglioni collegamenti;
- quattro autogruppi;
oltre, naturalmente:
- l’organizzazione centrale;
- l’organizzazione periferica;
- l’organizzazione di Addestramento;
- l’organizzazione dei servizi territoriali.”
Inoltre, anche se tutti gli Stati vincitori riconoscevano l’Italia come “un ele-
18
mento indispensabile dello schieramento occidentale” non tutti la accettavano
volentieri, uno fra tutti la Gran Bretagna. Per questo motivo l’Italia cercò di tro-
vare un’intesa politica con gli Stati Uniti d’America, sia per limitare la sfera di
influenza britannica sia per ottenere degli aiuti finanziari che potessero sorreggere
l’ingente costo del nuovo ordinamento dell’Esercito italiano. 19
Per questo motivo, il Generale Marras fece due missioni fuori dai confini na-
zionali, una in Germania presso le autorità statunitensi di occupazione, nell’ot-
tobre 1948, e l’altra a Washington, presso i vertici del Pentagono. Tali missioni
17 F. Stefani, cit., p. 565.
18 Documento 21, in L. Nuti, L’Esercito italiano nel secondo dopo guerra, 1945-1950, p. 393,
UFFICIO STORICO – SME, Roma 1995.
19 A tale proposito si veda il prospetto economico relativo al solo riarmamento del’Esercito
proposto dal Marras, in L. Nuti, L’Esercito italiano nel secondo dopo guerra, 1945-1950,
pp. 372-382, UFFICIO STORICO – SME, Roma 1995.