Page 76 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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             1.  Il dragaggio delle mine
                Dopo l’8 settembre 1943 il dragaggio era divenuto uno dei compiti più impor-
             tanti della Marina. Finite le ostilità esso raggiunse il massimo dell’attività, poiché
             era di primaria importanza liberare dalle mine tutto il litorale italiano; tale compi-
             to fu affidato dagli Alleati alla Marina italiana, che iniziò ad operare in tal senso
             nel Golfo di Taranto già durante il conflitto nel settembre 1944, quando risultava-
             no operanti 8 Flottiglie e 3 Squadriglie Dragaggio, successivamente riorganizzati
             in Gruppi Dragaggio.
                Il 1° giugno 1945, allo scopo di dare uniformità alle operazioni di dragaggio,
             fu costituito a Napoli l’Ispettorato Dragaggio, con il compito di vigilare e con-
             trollare l’attività dei dipendenti Gruppi Dragaggio. Questi, nel 1945, erano così
             costituiti:
             -  1° Gruppo a Taranto
             -  2° Gruppo a Napoli;
             -  3° Gruppo a Brindisi;
             -  4° Gruppo a La spezia;
             -  5° Gruppo a Venezia;
             -  6° Gruppo a Genova-Ventimiglia;
             -  Flottiglia Dragamine di La maddalena;
             -  Flottiglia Dragamine di Trapani;
             -  Flottiglia autonoma Dragamine di Porto Empedocle.

                Alle operazioni di dragaggio era connesso lo sminamento dei porti, anch’esso
             di grande urgenza, ed allo scopo fu costituito a Taranto un nuovo Ente, il Centro
             Operatori Subacquei, con il compito di addestrare i palombari e sommozzatori
             destinati a tale compito. Tale personale era in gran parte proveniente dai mezzi
             d’Assalto e pertanto con una professionalità molto elevata nello specifico settore.
                Le operazioni di rimozione delle mine riguardarono praticamente tutta l’estesa
             costiera nazionale, con l’eccezione del Golfo di Trieste che, per la particolare
             situazione geopolitica venutasi a creare alla fine delle ostilità, era sotto il diretto
             controllo dell’Allied Military Government, delle isole e delle coste dalmate ed
             istriane occupate dagli Jugoslavi e di Pantelleria e delle isole Pelagie, demilitariz-
             zate a seguito del Trattato di Pace.
                Nel 1946, ad integrazione delle unità dragamine militari e militarizzate di cui
             disponeva la Marina italiana, la Royal Navy britannica mise a disposizione dei
             trawelers attrezzati, i quali furono armati con marittimi militarizzati per l’esigen-
             za. Sempre nel 1946, allo scopo di avvicinare il più possibile il naviglio del dra-
             gaggio alle zone di intervento, furono costituiti dei punti d’appoggio operativi nei
             sorgitori minori (Crotone, Chioggia, Otranto, …), ridislocando opportunamente i
             Gruppi dragaggio che, alla fine del 1946, erano come di seguito costituiti:
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