Page 81 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
P. 81
II SeSSIone - Forze ArmAte e SocIetà 81
(Piano del porto di Genova con indicazione degli scafi affondati)
tutto spostando più che recuperando i relitti, in maniera tale da permettere l’arrivo
delle prime navi e l’avvio delle operazioni commerciali.
Dal 16 giugno 1945 subentrò nella direzione dei recuperi la Marina, la quale
trovò una situazione difficile sia tecnicamente che politicamente: alcuni relitti,
infatti, appartenevano a Nazioni già nemiche dell’Italia ed ora vincitrici (Francia e
Jugoslavia), con conseguenti implicazioni di ordine giuridico ed amministrativo. I
Francesi, infatti, intervennero quasi subito identificando le unità provenienti dalla
propria Marina, militare o mercantile che fosse, e le fecero recuperare o demolire
sul posto da ditte private locali, mentre più complicato fu l’iter per il recupero di
un’unità ex-jugoslava (il Cacciatorpediniere Dubrovnik, poi italiano Premuda e
tedesco ta 34, catturato a Cattaro nell’aprile 1941): il suo relitto, infatti, venne
reclamato dal Governo jugoslavo di Tito quale successore del precedente regime
politico e le conseguenti discussioni fecero sì che il recupero della nave, che ol-
tretutto era situata in una posizione di notevole intralcio per le operazioni portuali,
non si concretizzasse fino al marzo 1950.
Molti piccoli scafi furono recuperati rapidamente, per lo più a cura degli stessi
proprietari, ma per molti altri vi furono grandi difficoltà sia tecniche, causa le par-
ticolari situazioni in cui si trovavano, sia burocratiche, per la rinuncia da parte di
molti proprietari ad ogni diritto sui propri natanti e conseguente necessità, da parte
del Consorzio del Porto, dell’indizione di bandi per il recupero e la vendita dei rot-
tami, il che comportò un allungamento dei tempi generali dei lavori di ripristino.
Non mancarono problemi anche drammatici: durante la delicata e complessa
attività di sminamento un dragamine britannico saltò in aria su una mina magneti-
ca, con gravi perdite nell’equipaggio, così come durante lo spostamento un relitto