Page 83 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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(Piano del porto di La Spezia con indicazione degli scafi affondati)
qua; le strutture murarie dei comandi erano cumuli di rovine e di fatto nessuna del-
le grandi caserme della Marina era abitabile; le officine erano state completamente
depredate e, di fatto, inagibili. In questa situazione gli stessi Alleati, che avevano
fatto di Livorno il loro centro logistico per supportare le loro armate impiegate nel
Nord Italia, non erano intenzionati a ripristinare l’efficienza della Spezia.
La marina non poteva però accettare che la sua storica base dell’Alto Tirreno
rimanesse un cimitero di navi affondate e di palazzi crollati e pertanto, già a par-
tire dal 25 aprile 1945 fu iniziata un’opera sistematica di ricognizione e riorganiz-
zazione con l’obiettivo di recuperarne le strutture.
Il problema maggiore era l’inagibilità della città dal mare, in quanto i due ac-
cessi delle dighe foranee erano chiuse da scafi affondati dai tedeschi e le mine ma-
gnetiche impedivano la navigazione in sicurezza. Grazie all’aiuto della Royal Navy
britannica, che inviò alcuni dragamine moderni, si riuscì in qualche mese ad aprire
alcuni canali sicuri e quindi a far iniziare lo sgombero dei relitti più ingombranti.