Page 87 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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II SeSSIone - Forze ArmAte e SocIetà 87
(Il sollevamento del relitto del Sommergibile CM 2 a Trieste)
Dal punto di vista strettamente tecnico, i recuperi nel porto triestino non pre-
sentarono grandi difficoltà, in quanto era presente un numero decisamente infe-
riore di mine e gli ampi accessi al porto non erano stati sbarrati come, ad esempio,
a Genova.
Diverso, invece, fu l’approccio: a differenza di Genova e, soprattutto, La Spe-
zia, la Marina non fu coinvolta direttamente, per ovvi motivi di opportunità poli-
tica, se non attraverso l’impiego di personale da essa proveniente, essenzialmente
sommozzatori e subacquei. Le operazioni di recupero dei relitti furono infatti qua-
si tutte condotte dalla Società Tripcovich.
3. I trasporti marittimi
Un aspetto poco noto ai più, ma che rivestì comunque una notevole importanza
soprattutto durante il periodo immediatamente successivo alla fine della guerra, fu
l’utilizzo delle unità della Marina nel ruolo di trasporto soprattutto di personale,
sia militare che civile.
La mancanza di idonee unità mercantili, soprattutto passeggeri, rappresentava
infatti un grosso problema per la mobilità interna, soprattutto tenendo conto del
fatto che la rete infrastrutturale di comunicazioni terrestri, sia stradale che ferro-
viaria, era alquanto precaria.
In tale contesto molte unità della Marina, soprattutto Cacciatorpediniere e Cor-
vette, furono utilizzate per il trasferimento di personale tra i vari porti nazionali.
La priorità era data al personale militare, ma sfruttava tale servizio anche la po-