Page 90 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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             La stagione del “surplus”
                Alla fine della guerra in Europa la situazione di quella che era ancora la Regia
             Aeronautica era quanto mai precaria. L’organizzazione operativa, consolidatasi
             durante il periodo della cobelligeranza, vedeva il Raggruppamento Caccia con gli
             stormi 4°, 5° e 51°, tutti su tre gruppi dei quali uno in posizione quadro, montati
             su P-39 il 4°, su Macchi e Reggiane di vario modello il 5°, su Spitfire Mk.V e
             Macchi MC.205, il 51°, il Raggruppamento Bombardamento e Trasporto, con lo
             Stormo Baltimore, su due gruppi equipaggiati con bimotori Martin M-187 Balti-
             more, lo Stormo Trasporti Notturno, su due gruppi montati su trimotori SM.82 e
             Cant.Z.1007, lo Stormo Trasporti, pure su due gruppi con una varietà plurimotori
             di diversi modelli, lo Stormo Idro, su quattro gruppi dotati prevalentemente di
             Cant.Z.506.  Oltre che dall’obsolescenza del materiale di volo l’esistenza del-
             la forza armata era condizionata dalle direttive della Air Force sub-Commission
             (AFSC) della Allied Control Commission, la commissione alleata di controllo,
             che il 27 febbraio 1945 aveva lanciato un segnale preoccupante disponendo una
             drastica riduzione del personale e dei velivoli assegnati ai reparti con la demoli-
             zione del 60% del materiale di volo e la conseguente riduzione della flotta a non
             più di 161 macchine tra caccia, bombardamento, trasporto collegamento e scuole.
             Permaneva poi il divieto assoluto di avviare qualunque produzione industriale a
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