Page 149 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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Una nazione non vive di solo irredentismo. Sono molteplici i suoi vitali
interessi, politici, morali, economici, e di espansione. L’Italia non può non
preoccuparsi delle sue condizioni di sicurezza e di forza relativa all’Adria-
tico, della sua situazione nel Mediterraneo e dello svolgimento possibile
delle sue colonie .
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Si apriva, da quel momento, una stagione di grandi mutamenti che, da taluni,
fu guardata con profonda inquietudine. Così, l’8 aprile 1915, nella conclusione
delle sue riflessioni autobiografiche, scriveva il neutralista Benedetto Croce:
(…) rugge intorno la guerra, che assai probabilmente investirà anche l’Ita-
lia; e questa guerra grandiosa, e ancora oscura nei suoi andamenti e nelle
sue riposte tendenze, questa guerra che potrà essere seguita da generale ir-
requietezza o da duro torpore, non si può prevedere quali travagli sarà per
darci nel prossimo avvenire e quali doveri ci assegnerà. L’animo rimane
sospeso (…) .
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L’Italia entrava nella Grande Guerra, la matrice del secolo XX.
188 Sonnino al Parlamento, 20 maggio 1915, cit.
189 B. Croce, Contributo alla critica di me stesso, Gius. Laterza & figli, Bari 1926, p.75.

